Featured

Olympic Trial a Valencia, day 2: uno sguardo ai rig femminili

Valencia, Spagna- Secondo giorno di Trial olimpici al Real Club Nautico di Valencia. Oggi vento piuì leggero, sugli 8-10 nodi in tarda mattinata, calati poi a 5-6 nel pomeriggio e ruotati a sinistra con un po’ di chop. Condizioni interessanti per testare le derive, piu’ onda che vento.

RS Aero con armo femminile in poppa

World Sailing ha continuato nella sua strana scelta tecnica di non far incontrare le quattro diverse classi e i test sono proseguiti a gruppi di 4 barche della stessa classe, con la mattinata dedicata agli armi ridotti per le ragazze e il pomeriggio a quelli maggiori degli uomini. Dopo alcuni line up e partenze a coniglio in bolina e una lunga poppa, sono state effettuate delle regatine separate per classi.

Abbiamo registrato i nomi degli 11 velisti tester, che elenchiamo qui di seguito:

Uomini

Pavlos Kontides (CYP), campione del mondo e argento olimpico Laser

Ash Brunning (AUS), Laser e skiff, apparso molto tecnico e talentuoso

Guillaume Boissard (FRA), Finnista, 95 kg di peso

Ben Childerley (GBR)

Christian Rost (DEN)

Stepan Novotny (CZE)

Donne

Fatima Reyes (ESP), Laserista

Anna Munch (DEN)

Sarah McGovern (GBR)

Tanya Elias Calles (MEX)

Mafalda Pires de Lima (POR)

Melges 14 con armo femminile in poppa. Da notare le diverse posizioni sceltre dalle timoniere.

Oggi ci siamo concentrati sui rig femminili, che vanno tra i 7 e i 7,4 mq per RS Aero, D-Zero e Melges 14. Si consideri che il Laser Radial ne ha 5.7. Come e’ possibile, quindi, che delle ragazze che pesano tra i 65 e i 70 kg reggano questa verla? La risposta e’ che sì, ce la fanno e il motivo e’ che gli alberi in carbonio scaricano di piu’ nella parte alta e che, nel caso del D-Zero, la regolazione della mastra e l’uso del carrello consentono di depotenziare con efficacia, e in quello del Melges 14, la larghezza importante consente una leva maggiore. L’RS Aero ha dalla sua un peso minore, 37 Kg contro i 46 del D-Zero e del Melges 14 e i 56,7 del Laser.

D-Zero con armo femminile in bolina. Si nota la possibilita’ di regolare il rake usando le zeppe nella mastra per appoppare o rialzare l’albero

Le sensazioni visive, con vento leggero e ondina, sono state buone per i D-Zero e i Melges 14, con una velocita’ apparsa simile in bolina e migliore in poppa per il D-Zero, grazie soprattutto alla minor superficie bagnata e alla miglior ergonomicita’ della posizione del timoniere. L’RS Aero, piu’ leggero di dieci chili, si e’ ben difeso in bolina anche se sembrava soffrire un po’ nel beccheggio.

Pavlos Kontides sul D-Zero con 5 nodi di vento

Da notare la posizione diversa alle cinghie per tutte e tre le derive, evidentemente condizionata dalla forma del pozzetto. Il Melges 14 punta molto sulle terrazze laterali che aumentano il raddrizzamento (ma lo penalizzano in poppa). L’RS Aero e’ sembrata la barca piu’ semplice ma anche quella con meno possibilita’ di regolazioni. Il D-Zero con rig ridotto e’ sembrato piu’ proporzionato e capace di accelerazioni notevoli nei cambi di andatura e condizione.

Il Melges 14. Si nota la larghezza maggiore mentre la seduta nei lati di poppa risulta un po’ complicata
L’RS Aero e’ la barca piu’ leggera delle quattro classi

Domani e giovedì ancora due giorni di test. A contare saranno le relazioni dei velisti e le sensazioni degli esaminatori di World Sailing.

Articoli Correlati

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *