Malta– Va al JPK10.80 russo Bogatyr la vittoria overall della Rolex Middle Sea Race. Il successo più ambito, annunciato ufficialmente dal Royal Malta Yacht Club nel pomeriggio di oggi dopo la nostra anticipazione in mattinata, era certa sin dall’arrivo in nottata, visto che nessuna delle dieci barche ancora in mare alle 13CET di oggi aveva la chance di superare i russi in handicap IRC. Bogatyr, armata da Igor Rytov, ha superato di soli 6 minuti in compensato lo Swan 53 sudafricano Music di James Blakemore, che aveva guidato la classifica in IRC fino a Pantelleria. Bogatyr è una delle barche più piccole della flotta e ha saputo resistere al meglio nella dura bolina e sfruttare la sua velocità, rispetto a quella dello Swan 53, per recuperare nei lunghi laschi in planata nel Canale di Sicilia. Da Music hanno riportato di raffiche fino a 45 nodi a Lampedusa. Sono 60 le barche ufficialmente ritirate sulle 104 partite.
Bogatyr, che vanta anche la partecipazione al Rolex Fastnet e ha un equipaggio proveniente dal Melges 20, vince anche la classe 6.
Il Sun Fast 3600 italiano Bora Fast di Piercarlo Antonelli è arrivato in mattinata ed è nono nella overall IRC e terzo nella classe 6. Un ottimo risultato e complimenti per la tenacia di Giovanni Bonzio e compagni (Giacomo Gonzi, Marzio Dotti, Gianluca Folloni e Antonio Buompane oltre all’armatore e skipper Piercarlo Antonelli dello YC Domaso).
Kuka 3 di Franco Niggeler con Mitch Booth skipper, con equipaggio italiano (Andrea Caracci navigatore), è settima overall e seconda in Classe 2. L’IMX45 Tetta di Giacomo Dell’Aria, l’unica altra barca italiana che è stata capace di concludere la regata, è per ora 25esima overall.
Music vince la overall in ORC, con Bora Fast ottimo quarto.
In attesa della conferma del RMYC, l’Infinity 46R Maverick è il vincitore in Classe 1, Music lo è in Classe 4, l’NMYD 54 Teasing Machine vince la Classe 2, il Ker 46 Tonnerre de Glen la classe 3 e lo Swan americano Triple Lindy vincerebbe la classe 5. Da segnalare come due Swan abbiano dato il meglio nella dura bolina a nord della Sicilia, confermando le doti marinaresche delle barche Nautor.