Trieste– Rimbalza anche al briefing media di oggi pomeriggio alla Casa Bianca la notizia del sequestro, nell’ambito delle sanzioni contro la Russia, della nave a vela A, bloccata nel porto di Trieste dalla Guardia di Finanza italiana.
Il s/y A, ben noto per le sue forme non proprio affascinanti a chi frequenta le coste italiane dove spesso ha soggiornato tra Sardegna e Toscana, è di proprietà dell’imprenditore russo Andrey Igorevich Melnichenko, inserito nella lista degli oligarchi russi soggetti a sanzioni.
A, che si trovava in fase di rimessaggio a Trieste, è stato varato nel 2015 a Kiel ed è lungo 142 metri. Considerato la nave a vela più grande al mondo, ha un valore stimato è di 530 milioni di euro.
Nel briefing alla White House è stata riportata la notizia del sequestro di A, insieme a quella di una villa in Sardegna sempre di proprietà di un oligarca russo.
La questione dei superyacht facenti capo ad armatori russi, inseriti nelle liste delle sanzioni, potrebbe presto aprire interrogativi sulle ricadute sulla cantieristica nautica e sulle maestranze italiane, da anni leader proprio nel settore dei superyacht, e delle grandi commesse e dell’indotto generato da queste enormi imbarcazioni.
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