Featured

Vendée Globe: Le Cleac’h allunga, Thomson insegue, Natale a Capo Horn

Southern Ocean– Silenzio totale da Banque Populaire. Armel Le Cleac’h, detto lo Sciacallo, tace, non manda video, raramente invia foto, è costantemente in agguato. Nelle poche volte in cui risponde alle chiamate quotidiane del Vendée Live non si rallegra né si lamenta. Niente media quando c’è un Globe da conquistare. Lo impone il manuale dei vincenti e Armel esegue. Intanto sono diventate 350 (alle 18CET) le miglia strappate a Thomson e Hugo Boss.

Banque Populaire al passaggio delle Kerguelen. Foto Marine National
Banque Populaire al passaggio delle Kerguelen. Foto Marine National

Armel Le Cleac’h mantiene al minimo il livello di emozioni, o meglio forse semplicemente non le lascia trasparire, barricato nel ventre di Banque Populaire con l’unico obiettivo quotidiano di rosicchiare miglia, guadagnare strada verso est. E’ il gioco psicologico del Vendée Globe esasperato all’ennesima potenza, lo stesso gioco che ha dimostrato di saper manegiare bene il suo rivale diretto Alex Thomson, molto riservato sulla sua faccenda foil (Se non fosse stato per l’elicottero della Marine Nationale che con le sue riprese aeree ha messo a nudo l’handicap di Hugo Boss).

Armel Le Cleac'h in una delle rare foto inviate da bordo
Armel Le Cleac’h in una delle rare foto inviate da bordo

Diciamo la verità, Le Cleac’h non è un tipo da exploit. Non è un tipo da scelte tattiche azzardate, non è quello che tira come un matto mettendo alle corde la barca. La sua parola d’ordine è ritmo. Ha medie di percorrenza molto stabili sulle 24h, senza picchi sopra le 500 miglia ma molto raramente sotto le 400. Nel 2013 questo non gli bastò per vincere il Vendée Globe perché sulla sua rotta trovò un ragazzo psicologicamente molto simile a lui ma che in più spingeva come un cavallo, il golden boy François Gabart.

Nella discesa dell’Atlantico Armel è stato tutt’altro che perfetto. Grossolano l’errore di traiettoria prima di Capo Verde che lo ha costretto a un bordo a perdere di circa 50 miglia per evitare la copertura delle isole mentre Hugo Bos volava a 25 nodi nel cono d’accellerazione dentro l’arcipelago. Poi Banque Populaire è entrata in fase, inesorabilmente, e quando è arrivato il momento di navigare nel Southern Ocean le traiettorie della barca azzurra sono diventate letali come rasoiate.

Thomson spiega la transizione nell’alta pressione

Al rilevamento odierno delle 18CET il vantaggio su Hugo Boss è salito a 350 miglia. Non è un’enormità, ma non è neanche poco. Alex Thomson ha pagato in maniera sanguinosa il passaggio della depressione di cinque giorni fa, quando il sorpasso dell’inglese sembrava possibile ma i capricci degli spostamenti del fronte gli hanno regalato una brutta mano al tavolo da gioco del Southern Ocean.

Natale è ormai alle porte e le festività avranno la faccia minacciosa di Capo Horn, dove il duo di testa dovrebbe arrivare più o meno intorno al 25 dicembre.

Il Vendée Globe è ancora lungo, circa metà Oceano Pacifico e tutta la risalita del’Atlantico sono un margine sufficiente per recuperi importanti. A favore di Hugo Boss c’è la separazione laterale con il suo aversario, un particolare che lascia all’inglese la possibilità di scelte tattiche differenti per riaprire la partita. Le Cleac’h però si tiene molto stretto il SUD, il che equivale a fare sempre un po’ di miglia in meno del rivale anche senza forzare.

In queste ore Banque Populaire sta ormai entrando dentro un nuovo fronte e le medie di percorrenza andranno in piena accellerazione, a distanza di poco la stessa cosa accadrà ad Hugo Boss.

Salvo colpi di scena, sempre dietro l’angolo in una regata come questa, Le Cleac’h dovrebbe girare in testa a Capo Horn. Attenzione però: la risalita dell’Atlantico potrebbe essere tutta a favore di Hugo Boss e il perché è presto spiegato: sul foil sano la barca dell’inglese vola, è molto più performante di Banque Populaire e la risalita atlantica si giocherà in buona parte mure a dritta, sul “lato buono” di Hugo Boss. La regata insomma resta aperta ma da adesso a Capo Horn Le Cleac’h potrebbe mettere sul tavolo molte miglia di margine.

Se Thomson conterrà il distacco nell’ordine delle 350 miglia la risalita dell’Atlantico sarà avvincente. Se il distacco dovesse lievitare di molto allora il match per l’inglese diventa molto più dificile.

Articoli Correlati

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *