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Vendee Globe: Thomson mercoledì all’Equatore, si va verso un duello con Ruyant. Pedote inizia a spingere

Fernando de Noronha– I doldrums spalancano la porta ai leader del Vendee Globe? Hugo Boss sembra in grado di effettuare un rapido passaggio al sistema meteo australe, scongiurando i classici stop and go delle calme equatoriali. Alex Thomson alle 18 CET di oggi si trovava già ai 5 gradi Nord, con velocità che, seppur diminuite rispetto alle medie delle ultime 48 ore, si sono mantenute ampiamente sopra i 13-14 nodi per tutta la giornata, con comunque 422 miglia coperte nelle ultime 24 ore.

Alex Thomson nella sua “navicella” di comando su Hugo Boss

Immagini avvincenti da bordo di Hugo Boss. Il video si dovrebbe riferire al passaggio a ovest della depressione Theta, visto che nell’Aliseo di NE Hugo Boss sta discendendo al lasco mure a sinistra mentre nel video appare invece mure a dritta.

Lo skipper di Gosport sta puntando un po’ a ovest, sui 29 gradi Est, dove la fascia delle calme equatoriali appare più sottile. La transizione ai venti portanti da ESE dell’Emisfero Sud dovrebbe avvenire già in nottata, con il passaggio dall’Equatore, distante 300 miglia, previsto per il primo pomeriggio di domani mercoledì.

Il passaggio dai doldrums di Hugo Boss e immediati inseguitori. Si nota come la fascia d’instabilità della Zona di Convergenza Intertropicale sia più stretta verso ovest, dove Thomson sta appunto dirigendo

Non è da meno Thomas Ruyant su Linkedout, il potente Imoca progetto di Verdier costruito a Nembro da Persico Marine. Il 39enne velista di Lorient, già vincitore di una Minitransat e del Rhum nei Class 40, spinge forte dimostrando aggressività e controllo. Nelle ultime 48 ore Linkedout è stata la barca più veloce e anche oggi risultano coperte 436 miglia. Il distacco da Thomson è diminuito a 87,3 miglia. Sarà da verificare l’effetto elastico nel passaggio delle calme, anche se gli stop and go dovrebbero essere limitati per entrambi.
Si preannuncia uno splendido e avvincente duello tra i due nella discesa dell’Atlantico.

Linkedout

Ma attenzione anche a Charlie Dalin sull’altro Imoca foil di ultima generazione Apivia (un Verdier 2019). Tocca a lui oggi il primato di miglia percorse, con 467. Apivia è al quarto posto, a 115 miglia. Terzo a 105 miglia è ancora Jean Le Cam, ma il suo Imoca tradizionale non potrà resistere in questa drag race contro i recenti foiler. Per l’idolo dei francesi Le Cam si tratta ora di ridurre le perdite in attesa del Southern Ocean, dove l’affidabilità del suo Yes We Cam potrebbe tornare a giocare a suo favore.

I primi quattro skipper dovrebbero potersi avvantaggiare nella discesa dell’Atlantico, fino a agganciare un sistema meteo che sembra in formazione sui 30 Sud e che potrebbe consetire una rapida transizione all’Oceano Indiano a sud di Buona Speranza.

Jeremie Beyou riparte da Les Sables d’Olonne

A Les Sables, intanto, è ripartito alle 17:10 di oggi pomeriggio Jeremie Beyou. Lo skipper di Charal punta adesso all’inseguimento della flotta con l’obiettivo di migliorare il record di Le Cleac’h sul Vendee Globe (74 giorni).
Nicola Troussel, dopo il ritiro causa disalberamento, sta dirigendo a motore verso Mindelo (Capo Verde), dove è atteso poer la serata di domani.
Da segnalare l’ottima regata del tedesco Boris Hermann sull’Imoca dello Yacht Club de Monaco: Seaxplorer è settimo a 271 miglia da Hugo Boss.

E Giancarlo Pedote? Finalmente anche Prysmian Group è entrato bene nell’Aliseo e ha coperto 434 ottime miglia nelle ultime 24 ore. Pedote è adesso 15esimo, a 508 miglia dal leader e sembra aver finalmente iniziato a spingere il suo Imoca dopo una prima settimana conservativa. Potenzialmente Prysmian Group può e deve lottare per un posto tra i primi dieci in un Vendee Globe che, quest’anno più che mai, è soprattutto una splendida e tiratissima regata oceanica.

La posizione di Pedote (in bianco) alle 18CET di oggi

Così commentava martedì mattina Giuancarlo Pedoite: “Al momento il Pot au Noir sembra essere quasi assente sui file meteo, ma è una zona che può cambiare molto rapidamente, anche nelle 24 ore.
Al momento, ad esempio, si è formata una piccola depressione vicino al Brasile e alla Colombia che si sposterà verso Sud-Est, venendoci incontro. In base alle sue evoluzione e traiettoria influenzerà il Pot au Noir.
Sarà necessario avere fortuna: la porta di accesso verso l’emisfero Sud può fermarsi in tutti i momenti. Se tutto resta come è adesso, in 24 ore arriveremo nell’8° Nord, e potremo avere una visione più definita della situazione.”

L’interessante analisi di Vittorio d’Albertas e Pietro Pinucci sui vari Imoca dopo i primi 9 giorni di regata:

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