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10 domande a… Paola Cariboni

Prosegue la serie “10 domande a…” curata da Stefano Beltrando. Questa volta l’intervistata è Paola Cariboni, dell’azienda Cariboni, universalmente considerata la “guru” nel settore dell’idraulica nautica.

La figlia di Gianni Cariboni come tutti la conoscono ha un nome: Paola. In quanto erede, tocca anche a lei essere la “figlia di”; ruolo che ricopre con grande abilità dato che vi si districa con successo da due decenni.
Il suo nome viene evocato (spesso con ansia) in tutti i progetti di alto profilo che necessitano delle magie che provengono dall’azienda brianzola.

1. Una donna in prima linea nel mondo nautico di alto livello, conoscendoti so che non ti frega niente di questo primato, sei al “fronte” a battagliare tra fornitori, progetti, ritardi, regate come qualunque altro attore di questo ambiente terrorizzato che non si riesca a compiere il miracolo del: “la barca è pronta per navigare e tutto funziona!”. Come sei finita su questa giostra di matti?
Paola Cariboni Deve essere un difetto del DNA che mi ha passato papà, perché per finire in questa gabbia di matti, si deve essere un po’ pazzi. Quando mi sono laureata, non volevo lavorare in ditta avrei voluto fare la mia carriera e dimostrare le mie capacità, senza essere la figlia “di” ma papà mi ha chiesto se volevo provare a lavorare in azienda e ho provato e da lì sono passati 21 anni. Per evitare di essere etichettata come la figlia di Gianni, non mettevo mai il cognome nelle email, tutt’ora non lo faccio, ma ormai tanti mi conoscono.

2. Cosa si costruisce da voi a Monza?
PC A Ronco Briantino noi facciamo “giocattoli per barche” e cerchiamo di trovare soluzioni alle sfide che il mercato ci offre. Progettiamo, produciamo e collaudiamo, sistemi oleodinamici per imbarcazioni a vela. Cilindri, pompe, valvole, manifold, canting keel, lifting keel, impianti completi chiavi in mano.

3. In quanti siete a lavorare come fissi e quanti free lance impiegate?
PC Qui a Ronco siamo in 25 più 3 titolari e poi abbiamo 6 free lance (alcuni ora impegnati in coppa). Per me siamo la famiglia allargata Cariboni.

4. I vostri marchingegni sostituiscono il peso dei velisti con le canting keel o magari i muscoli con i pistoni che si trovano ovunque in barca, sopra o sottocoperta. Da un certo punto di vista dove arrivate voi scendono velisti e salgono tecnici. Ce ne sono abbastanza di questi tecnici?
PC Alcuni velisti sono diventati dei bravissimi tecnici, la curiosità li ha portati ad essere degli ottimi tecnici, sfortunatamente però, di questi tecnici ce ne sono proprio pochi. Le barche fanno fatica a trovare responsabili macchine, figuriamoci noi a trovare tecnici. Stiamo crescendo adesso due ragazzi che si sono appassionati all’oleodinamica e speriamo di trovarne altri.

5. Il progetto più complesso in assoluto e perché?
PC Domanda difficile perché ogni progetto ha le sue complessità, ma quando lo guardi dopo che l’hai fatto sembra una stupidata. Ci sono progetti che la complessità non è tecnica ma di gestione per tempistiche strette, altri proprio per complessità tecnica. Secondo me quello più difficile deve ancora arrivare…

6. Perché generalmente si è in ritardo? Indecisione, progetti troppo audaci, reperimento dei materiali?
PC Il ritardo è spesso causato da una mancanza di approvazione dei disegni oppure di informazioni. Si mandano disegni preliminari e poi noi attendiamo l’approvazione dei disegni da parte del cliente, e spesso il tempo che viene preso è veramente lungo, ma la data di consegna per il cliente non cambia mai. Poiché quando sono entrata in azienda tutti dicevano che eravamo sempre in ritardo (e succede che lo siamo), abbiamo iniziato a scrivere le date di invio di approvazione dei disegni e la data di ricezione dell’approvazione e lì con fatti alla mano si è capito che il problema era spesso non
dovuto a noi.
L’attuale situazione del mercato, porta a difficoltà di reperibilità del materiale, quindi bisogna lavorare in modo diverso. Tutto ciò che è critico va ordinato prima ancora di aver fatto progettazione finale, si fa’ una pre-progettazione e poi si progetta mentre arriva il materiale.

7. Quante donne lavorano da Cariboni?
PC Con me siamo in 4, ancora troppo poche rispetto ai maschietti in azienda.

8. Non siete un’azienda di dimensioni tali da poter reggere alti volumi di produzione, perché siete la prima ed a volte unica scelta per qualunque progetto nautico al mondo?
PC Non so se siamo la prima scelta, ma spesso veniamo scelti perché troviamo soluzioni. Progettando e producendo tutto qui a Ronco è anche più facile adattarsi alle richieste della nostra clientela.
Essendo poi piccolini, siamo abbastanza flessibili e agili.

9. In un’annata di produzione di pistoni, quanto impiegate il carbonio rispetto al titanio ed all’ acciaio in percentuale?
PC Il carbonio da noi è usato per gli steli di magic trim speciali, per le prolunghe di vang di titanio, keel trunk e propulsion box (questi ultimi forniti dai clienti direttamente). La percentuale è molto bassa perché l’applicazione del carbonio è solo per barche da regata o fast cruising nei cilindri. Sarà meno dell’uno per cento.

10. Quale evoluzione tecnica importante prevedi per i prossimi anni nel mondo dell’idraulica?
PC L’evoluzione che vedo non è tanto tecnica ma più di applicazione dell’oleodinamica (almeno come la facciamo noi, quindi con attenzione alle dimensioni e al peso) in altri settori.
Il risparmio di peso per ridurre i costi e di conseguenza ridurre l’impatto ambientale è diventata una necessità di quasi tutti i mezzi di navigazione non solo per le barche a vela. Mentre prima le imbarcazioni da lavoro non badavano molto al peso, e utilizzavano sistemi oleodinamici standard di mercato ora per ridurre i costi è una necessità, meno peso meno carburante meno costi.

Stefano Beltrando (7-continua)

Stefano Beltrando, Foto Borlenghi/Luna Rossa
Stefano Beltrando, professionista tra i più apprezzati nel mondo della vela hi tech con la sua QI Composites che si occupa di test non distruttivi e sui materiali, cvura questa serie d’incontri con alcuni dei più noti protagonisti del mondo velico.
Dieci domande a… è una serie che si propone di raccontare la passione per un mondo stupendo e altamente professionale come quello della vela sportiva.
Precedenti puntate:

2.Santiago Lange

3.Luca Rizzotti

4.Giovanni Belgrano

5.Philippe Presti

6.Juan Kouyoumdjian

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