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Transat CIC, domenica la partenza da Lorient per Beccaria, Bona e Pedote

Lorient– A tre giorni dalla partenza della Transat CIC, Lorient si presenta con un timido sole primaverile, poco vento e con il villaggio che entra nel vivo della festa. I 48 skipper in gara si sono riuniti stamani per il briefing sulla sicurezza, alla presenza della Marina Militare francese che coordina le operazioni di salvataggio in mare. Nel piccolo teatro della Cité de la Voile, il centro espositivo multimediale dedicato alla memoria di Éric Tabarly, all’interno del quale è allestito il villaggio di regata, il meglio della vela europea era seduto fianco a fianco.

Tre gli italiani al via della Transat CIC, che prevede una rotta nel Nord Atlantico da Lorient a New York, accanto ad Alberto Bona con il suo Class40 IBSA, ci sono Ambrogio Beccaria su Alla Grande Pirelli – entrambi tra i favoriti della Class40, secondo l’organizzazione della regata – Giancarlo Pedote in classe IMOCA su Prysmian. Attorno alla vela oceanica “made in Italy”, un grande elenco di campioni, da Jean Le Cam alla prima grande sfida ufficiale sul suo scafo tutto italiano realizzato da Persico Marine, Tout Commence En Finistere – Armor Lux, così come il suo gemello Stand As One di Éric Bellion. Tra i favoriti, secondo gli organizzatori, della classe IMOCA, Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance), Jérémie Beyou (Charal) e Yoann Richomme (Paprec Arkéa).
Grande presenza femminile in questa durissima regata, che vede oltre il 10% di skipper donne: sono cinque a bordo di IMOCA e una tra i Class40. Clarisse Cremer su L’Occitane en Provence si è scrollata di dosso tutte le polemiche dei mesi scorsi ed è agguerrita al via, mentre ha solo 23 anni Violette Dorange (Devenir); tanta esperienza e un grande ritorno invece quello di Isabelle Joschke (Macsf), attesa per la performance di Justine Mettraux (Teamwork Team Snef) e dell’inglese Sam Davies su Initiative Coeur, mentre in Class40 c’è Amelie Grassi su La Boulangerie Bio.
In banchina c’è gran fermento e preparazione, curiosità per i due Class40 di nuova generazione, il Mach 6 Bleu Blanc Planéte Location di Quentine Le Nabour, praticamente l’evoluzione del Class40 IBSA, e il misterioso Pierreval di Vincent Riou. “Due barche nuove su 13 in gara – commenta Alberto Bonasicuramente interessanti da analizzare. Ma qui si tratta di considerare tutti gli avversari come potenzialmente vincenti. Rispetto ad altre regate a cui siamo abituati, nelle quali verso la fine del percorso i rischi sono limitati, qui, al contrario, alla fine della regata potremo rischiare molto, con perturbazioni forti. Sarà davvero importante evitare le insidie e restare lucidi fino alla fine, sempre belli svegli e connessi: la traiettoria sarà importantissima“. Le insidie riguardano l’approccio alla costa del continente americano: la zona di rispetto creata a Nord dagli organizzatori per evitare gli iceberg gioca un ruolo fondamentale, e dopo le Azzorre gli skipper dovranno trovare la miglior traiettoria per evitare di avere poco spazio di manovra tra l’area vietata a Nord e la Corrente del Golfo a Sud: “Serve trovare il miglior corridoio, e l’area di origine delle depressioni americane, a Sud o a Nord del traguardo, giocherà un ruolo importante“, prosegue Bona.
Intanto è tempo per un primo sguardo al meteo: “La situazione, a quanto possiamo analizzare oggi – spiega Bona è positiva: avremo una prima depressione e poi finiremo nell’alta pressione, molto più ampia del consueto, e questo rende già tutto interessante”.
La giornata di preparazione si concluderà oggi intorno alle 18 con la presentazione ufficiale degli skipper nel Villaggio, poi per Alberto Bona il rientro alla base di Trinité-sur-Mer, mentre il team a terra, composto dal comandante Pierrot e da Pablo Santurde del Arco, è concentrato sui lavori a bordo.

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