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Trofeo Campobasso Optimist, successo in casa per il napoletano Antonio Persico

Napoli- Antonio Persico, timoniere del circolo organizzatore, il Reale Yacht Club Canottieri Savoia, ha vinto la XXIII edizione del Trofeo Campobasso, regata internazionale Optimist a invito. L’atleta napoletano ha chiuso al terzo posto l’unica prova disputata oggi nel Golfo di Napoli: è bastato per il successo finale dopo i due primi e due secondi posti delle prime prove.

Persico con il presidente del Savoia Campobasso
Antonio Persico con il presidente del Savoia Carlo Campobasso

Persico, che succede nell’Albo d’Oro a Riccardo Sepe, è il secondo napoletano a centrare l’impresa dopo Vincenzo Sicignano (Circolo Savoia) nel 2000. “Ci ho provato tre volte, questo era l’ultima possibilità, è andata bene – ha detto Persico al termine della cerimonia di premiazione, che si è svolta oggi pomeriggio nei saloni del Savoia, circolo organizzatore della rassegna velica – È stata una regata molto bella perché in mare c’è stato vento forte per tre giorni, ed anche tatticamente c’è voluta molta concentrazione. Ringrazio il mio allenatore Mattia Pressich e dedico questa vittoria alla mia famiglia”.

Al secondo posto s’è classificato Gabriele Centrone del Centro Velico 3V, al terzo Gaia Falco del Circolo Italia. Altre due ragazze ai piedi del podio: Giulia Sepe (Centro Velico 3V) e la croata Nina Skopac (Clivo Sailing Club). Da segnalare il sesto posto di un altro velista del Savoia, Niccolò Nordera. Persico ha ricevuto pure i complimenti di Matteo Castaldo, campione del mondo di canottaggio tesserato come lui per il Circolo Savoia.

Il Trofeo Unicef (categoria Cadetti) è stato invece vinto dal greco Iason Valiadis (NCPF) davanti a Luca Mengucci (Ass. Velica Civitavecchia) e alla croata Lucija Skopac (Clivo Sailing Club). I trenta giovanissimi timonieri della categoria, nati nel 2005-06, hanno ricevuto una calza di dolci e cioccolato donata dallo sponsor Gay Odin.

La manifestazione, aperta a velisti dai 10 ai 14 anni della Classe Optimist, ha assegnato altri quattro trofei: la Coppa Branko Stancic (concorrente proveniente da più lontano) a Daniel Helfenboum dell’Eilat Sailing Club di Eilat, Israele; la Targa Irene Campobasso (ragazza Juniores prima classificata) a Gaia Falco del Circolo Italia; la Coppa Kinder (miglior circolo) al Clivo Sailing Club, il circolo croato rappresentato dalle sorelle Skopac; la targa intitolata a Giannegidio Silva (concorrente più giovane) ad Andrea Marotta della Lega Navale Italiana di Salerno, nato il 29 maggio 2006.

“Tre giornate meravigliose dal punto di vista velico, dopo 16 anni possiamo esultare per il successo di un nostro atleta – ha detto Carlo Campobasso, presidente del Circolo Savoia – Abbiamo avuto in banchina timonieri provenienti da 14 nazioni, ci auguriamo che il prossimo anno la partecipazione sia altrettanto nutrita”. “Sono state belle regate, il tempo è stato rigido e gli atleti sono stati all’altezza della situazione – ha invece affermato Michele Fortunato, vicepresidente sportivo del club bianco blu di Santa Lucia – Mandiamo in archivio una bella edizione nel corso della quale hanno ben figurato gli stranieri e tutti i velisti della V Zona”. Alla premiazione erano presenti Carlo Rolandi, presidente onorario della Federazione Italiana Vela, e Ciro Borriello, assessore comunale allo Sport.

Anche quest’anno la rassegna è stata supportata da un nutrito il pacchetto di sponsor: Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Villa Margherita, Metronapoli, Cbl Grafiche, Parmalat e Ferrarelle. La Kinder+Sport ha messo in palio un’imbarcazione Optimist, estratta a sorteggio nel corso della festa di lunedì sera e vinta da una concorrente svedese. “Il Campobasso ha aperto il calendario velico italiano, una regata dal grande fascino per la città e per lo spettacolo dei timonieri che arrivano da tutto il mondo – ha affermato Francesco Lo Schiavo, presidente della V Zona Fiv – Il prossimo appuntamento per gli Optimist sarà l’Optisud di maggio, la zona organizzerà nel 2016 ben 150 regate ma non ci fermiamo, anzi vogliamo continuare a fare gioco di squadre e spingere i circoli a candidarsi per le competizioni più importanti del calendario internazionale”.

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