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America’s Cup: respinto il reclamo di Luna Rossa sull’assegnazione ad American Magic del quinto AC40

Barcellona– L’Arbitration Panel della 37th America’s Cup ha confermato ieri 6 marzo la regolarità dell’assegnazione ad American Magic dell’AC40 numero 5, respingendo quindi il reclamo che Luna Rossa Prada Pirelli aveva inoltrato lo scorso 26 febbraio.
Luna Rossa Prada Pirelli aveva sostenuto che non fosse stato rispettato l’ordine delle consegne e che l’assegnazione della barca numero 5 spettasse ad Alinghi Red Bull Racing e non ad American Magic. Tra il team svizzero e quello americano è poi subentrato un accordo che ha ceduto ad American Magic lo scafo numero 5.

L’AC40 numero 5, in possesso di American Magic. Foto Paul Todd/AC Recon

Luna Rossa da Protocollo, ex articolo 22.2(d)(iii), ha diritto allo scafo numero 6. LRPP sosteneva che lo scambio tra Alinghi Red Bulla Racing e American Magic sullo scafo numero 5 non rispettasse l’ordine di priorità nelle consegne, dato che LRPP ha visto accettare la propria sfida dopo Alinghi Red Bull Racing ma prima di American Magic.

L’estratto del Protocollo che riguarda l’assegnazione degli AC40. Dopo i primi due al defender ETNZ e il terzo al challenger of record, gli altri dovevano essere assegnati secondo l’ordine di ricezione e accettazione delle sfide

Ricordiamo che i primi due AC40 sono andati al defender Emirates Team New Zealand, il terzo a INEOS Britannia, il quarto e il quinto ad Alinghi Red Bull Racing, che lo ha poi ceduto appunto ad American Magic. Da qui la protesta di Luna Rossa Prada Pirelli.

Nella sua richiesta Luna Rossa Prada Pirelli sosteneva che “La presa in consegna da parte di American Magic di un AC40 era in violazione dell’ordine di priorità espressamente contenuto nel Protocollo costituendo quindi un vantaggio materiale e antisportivo per AM”.

La decisione dell’Arbitration Panel, composto dal chairman David Tillett e dai componenti Graham McKenzie e Bryan Willis, è stata quella di respingere la domanda di Luna Rossa Prada Pirelli, dato che non sono state riscontrate violazioni del Protocollo e che Alinghi Red Bull Racing avesse il diritto di cedere la proprietà del suo AC40.

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