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Cyber-security@TheOceanRace, la partnership con Acronis

Genova– Durante The Ocean Race la sicurezza dei dati nelle trasmissioni dal quarter generale di Alicante alle barche in regata e alle città sedi di tappa è stata uno dei problemi più importanti da gestire per l’organizzazione. La sicurezza dei dati sensibili è stata affidata da The Ocean Race ad Acronis, società internazionale con sedi a Singapore e Svizzera che si occupa appunto di sicurezza dei cyber data.

Durante The Grand Finale a Genova ne abbiamo parlato con Andreas Rossbach di Acronis e con Andrew Lamb di The Ocean Race in quest’intervista:

“The Ocean Race è un evento costantemente on the road e che si svolge in tutto il mondo”, ci spiega Andrew Lamb, “E spesso abbiamo team che operano da luoghi remoti e una delle sfide maggiori consiste proprio nel garantire la massima sicurezza nelle trasmissioni da location così diverse e spesso complicate. Per questo abbiamo scelto di avere un cyber-protection partner che abbiamo individuato in Acronis. Dovevamo proteggere tutta l’enorme mole di dati che proveniva dalle barche, si pensi solo ai dati della telemetria che vengono inviati dalle barche ogni 20 secondi. Abbiamo un enorme quantità di dati da proteggere: immagini, foto, video, dati tecnici, dati confidenziali e comunicazioni personali”.

Andreas Rossbach di Acronis aggiunge che “Per noi di Acronis questa collaborazione è molto importante, per le ragioni già menzionate da Andrew ma anche per un’altra ragione, ovvero quella di contribuire alla sostenibilità della regata e degli oceani, come tutta The Ocean Race, dagli organizzatori ai velisti, anche noi di Acronis abbiamo la protezione degli oceani come aspetto fondamentale di questa transizione”.

Lamb sottolinea come vi siano stati fino a cinquanta attacchi ai cyber-data, tutti scongiurati proprio grazie al sistema di protezione elaborato da Acronis. Numeri verosimili, vista la portata globale di The Ocean Race e il passaggio temporaneo da luoghi spesso “vergini” dal punto di vista della cyber-protezione.

“Visitiamo luoghi dove nessun umano va, come il Southern Ocean, oppure isole remote e proprio questo rende più difficile la protezione dei dati. Proteggere i nostri sistemi nel mezzo del nulla è davvero critico e per questo abbiamo trovato in Acronis un partner fondamentale”, conclude Lamb.

 

 

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