Les Sables d’Olonne, Francia – Il villaggio del Vendée Globe a Les Sables d’Olonne ha ormai aperto i battenti da qualche giorno, mentre allo start mancano ormai 19 giorni.
La flotta è quasi al completo e all’appello manca solo Sébastien Destremau che è dato in arrivo intorno al 19-20 ottobre quando i pontili di Port Olona vedranno finalmente schierati tutti e 29 gli IMOCA In partenza per il Globe.
La febbre del giro del mondo è insomma iniziata e la Francia la vive come sempre come una grande festa dove tutti gli skipper sono eroi indipendentemente dalle chance di vittoria.
Il Vendée Globe è però ormai una regata pura, senza compromessi, dove per l’avventura resta sempre meno spazio anche se non mancano gli skipper che prenderanno parte a quest’edizione per il semplice piacere di farla e arrivare al traguardo.
La metamorfosi definitiva di questa sfida epica è segnata proprio da quest’edizione 2016-2017: con l’introduzione dei nuovi IMOCA dotati di foil, e alcuni elementi one design, la cesura col passato è ormai netta e il Globe concorre con la Volvo Ocean Race al titolo di regata più dura degli oceani.
Generazione foil: sarà un giro del mondo in 70 giorni?
Gabart ne impiegò 78, la domanda quindi sorge spontanea: di quanto quest’edizione si avvicinerà ai 70 giorni? E’ un obiettivo possibile? Sembra plausibile che i nuovi IMOCA, se supereranno la prova di queste 25 mila miglia, potrebbero sensibilmente ritoccare il record della regata. E su questo punto il pubblico degli appassionati e gli addetti ai lavori si dividono tra chi appoggia l’evoluzione foil e crede fermamente nella riuscita di quest’esperimento e chi, invece, vede in questa tecnologia una forzatura nelle prove oceaniche e sostiene che gli IMOCA tradizionali restino più affidabili. Sull’affidabilità è difficile fare previsioni dopo quello che abbiamo visto alla Transat Jacques Vabre.
Al momento tra gli IMOCA di ultima generazione, dalle immagini a disposizione, Gitana Team Edmond de Rotschild di Sebastien Josse e Banque Populaire di Armel Le Cleac’h sembrano partire un passo avanti agli altri in termini di stabilità di assetto sui foils. Impressionante il controllo del lift mostrato da Gitana durante il trasferimento verso Les Sables:
Un video che risponde a tono a quello precedentemente pubblicato da Banque Popuaire:
Un datto appare chiaro: le prue tendono a non ingavonarsi più grazie alla spinta verticale dei foils DSS ed è sparito l’effetto idrante che spazzava i pozzetti dei vecchi IMOCA.
Sono tanti insomma i temi caldi di questo Vendée Globe e la sensazione è che questa potrebbe essere veramente un’edizone epocale: epocale nel senso che sancisce l’ingresso di questa regata in una nuova epoca i cui contorni non sono noti ma una cosa è certa: ne vedremo delle belle.
Vendée Globe: i sette favoriti per la vittoria - Farevela.net
October 31, 2016 @ 20:54
[…] la sbornia di emozioni dell’uscita dal canale del porto, per i 29 solitari non ci sarà più spazio per i sentimenti ma sarà tempo di affrontare il primo grande ostacolo di […]