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Finn Gold Cup al via a Oporto, Italia a caccia dell’ultimo posto olimpico

Oporto– Inizia oggi con le stazze, a Oporto (Portogallo), la 65esima Finn Gold Cup. Potrebbe essere l’ultima volta che la mitica Gold Cup verrà assegnata con il Finn come classe olimpica.
La regata, una delle più dure in assoluto e che nella sua storia è stata vinta da alcuni dei più grandi campioni dello sport velico, da Paul Elvstrom a Jorg Bruder, da John Bertrand a Ben Ainslie, è valida anche come ultima qualificazione olimpica per Tokyo 2021: in palio un posto per l’Europa e uno per l’Africa.

Giles Scott. 2019 Finn Gold Cup – Melbourne, Australia

Si regaterà da sabato 8 fino al 12 maggio. 59 i timonieri iscritti, provenienti da 33 Paesi. Presente il campione in carica, il kiwi Josh Junior, e il due volte campione europeo Zsombor Berecz (HUN), favorito della vigilia insieme al campione olimpico Giles Scott.
In regata i possenti atleti della classe Finn, per intensità e doti tattico-atletiche autentici rappresentanti dello spirito olimpico.

La classe Finn non è rientrata nella triade di proposte da cui World Sailing dovrà sottoporre al CIO la classe olimpica per Parigi 2024 al posto dell’Offshore Mixed Keelboat, non approvato dal CIO stesso. La scelta dovrebbe avvenire tra 470 di nuovo maschile e femminile, Formula Kite maschile e femminile o un evento a Team Racing con gli ILCA 6 (Laser Radial, con squadre nazionali composte da un timoniere e una timoniera).

Per l’Italia regatano Matteo Iovenitti e Federico Colaninno. A loro il compito di tentare la qualificazione olimpica per l’Italia. Sarà un’impresa durissima, visto il livello dei paesi europei ancora coinvolti nella caccia al pass per Tokyo.
Ben 15 (per 32 timonieri) i Paesi coinvolti nella rincorsa al posto olimpico.
I favoriti per la qualificazione sembrano essere la Spagna con il giovane maiorchino Joan Cardona, la Croazia con Milan Vujasinovic e la Francia con Jonathan Lobert. Hanno posibilità anche la Repubblica Ceca, la Federazione Russa, la Polonia, la Svizzera e, speriamo, anche l’Italia.
Per il posto africano sarà un duello tra Tunisia e Sud Africa.

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