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Collisione a Capo Corso: operazioni anti inquinamento, i venti spingono la macchia oleosa verso ponente. Video

Capo Corso- Continuano a nord di Capo Corso, estremita’ settentrionale della Corsica, sotto il coordinamento delle autorità francesi, le operazioni di contenimento e bonifica dell’inquinamento seguito alla collisione avvenuta domenica mattina, L’incidente e’ avvenuto una nave Ro-Ro di nome Ulysse battente bandiera Tunisina e una porta container con nome CLS Virginia di bandiera cipriota lunga ben 269 metri. La collisione ha provocato una via d’acqua nella nave porta container con fuoriuscita di combustibile per una stima di 600 metri cubi.

Le due navi coinvolte nella collisione e l’evidente traccia degli oli combustibili sversati nel Mar Ligure. Foto Guardia Costiera

In corso il recupero di materiale inquinante da parte di uno dei tre mezzi antinquinamento della società consortile Castalia, convenzionata con il Ministero dell’Ambiente per il servizio di antinquinamento nazionale.

Un video realizzato oggi dall’elicottero della Guardia Costiera:

Vengono anche acquisiti elementi di carattere tecnico/strutturale sulle due unità coinvolte nel sinistro. Si monitorano le condizioni meteomarine e le loro previsioni per comprendere la possibile evoluzione della macchia inquinante. Sono previsti nei prossimi giorni corrente e vento dai quadranti settentrionali verso la Corsica e verso ovest, che avvicineranno la macchia oleosa a Capo Corso e al Mar di Corsica, allontanandola probabilmente dall’isola di Capraia.

 

La posizione delle navi alle 14:55 CET di oggi. In 30 ore le navi hanno scarrocciato verso Est di circa dieci miglia. Nelle prossime 24 ore per0′ sono previsti venti da Levamnte che dovrebbero spingere la macchia oleosa verso ovest, allontanandola quindi dalle acque italiane

La centrale operativa della Guardia Costiera a Roma su richiesta del Ministero dell’Ambiente, ha disposto, oltre al sorvolo di un aereo ATR42, nell’area interessata, anche l’invio della Motovedetta CP 409 della Capitaneria di porto di Livorno, equipaggiata con capacità ambientali.

I biologi presenti a bordo della unità della Guardia costiera hanno confermato trattarsi di uno sversamento di fuel oil (olio carburante). Sul posto, per conto del Ministero dell’Ambiente, è già operante uno dei tre mezzi antinquinamento della società consortile Castalia, concessionaria del servizio di antinquinamento nazionale.

In ottemperanza al piano d’intervento RAMOGEPOL, istituito tra Francia (che ne ha chiesto l’attivazione), Italia e Principato di Monaco per la lotta contro gli inquinamenti marini accidentali nel Mediterraneo, la Centrale Operativa della Guardia costiera italiana aveva gia’ ieri mattina disposto l’invio sul posto di un proprio aereo ATR42 per attività di monitoraggio. Su direttiva del Ministro dell’Ambiente italiano sono state inviate anche tre unità navali d’altura, mezzi Castalia: Nos Taurus di Livorno, Bonassola di Genova e Koral da Olbia, per l’utilizzo nelle attività di contenimento dello sversamento.

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