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La regata decisiva, come si affronta? I consigli di Alessandra Sensini

Roma– A tutti sarà capitato di prender parte a una regata devisiva, ai più vari livelli… dal Campionato sociale al proprio circolo o all’umtima prova di un campionato nazionale o mondiale. C’è chi non dorme per tutta la notte, chi si presenta al circolo alle otto di mattina già in muta o chi, semplicemente, passale ore a sistemare le regolazioni.

La parte mentale gioca sempre un ruolo fondamentale in tutti gli sport e, a parità di preparaziione e mezzi, fa spesso se non sempre la differenza.
Lo stiamo vedendo anche in queste fruttuose nottate di America’s Cup, dove i migliori alla fine emergono sempre.
Ma come si affronta il momento decisivo? La regata senza un domani, quella da dentreo o fuori?

Ne abbiamo parlato con l’olimpionica azzurra Alessandra Sensini, nostra ospite nella nottata della Live di race 3 e 4, dove Luna Rossa di è imposta per 4 a 0 contro Patriot conquistando la finale di Prada Cup (dal 13 febnbraio contro INEOS Team UK). Il segreto? Concentrarsi sulla propria routine e sorridere…

Questo il frammento dalla Live con la sua risposta alla nostra domanda.

Ricordiamo che la Sensini, attualmente vice presidente del CONI e direttore tecnico delle squadre giovanili FIV, ha vissuto in carriera molti di quei momenti. I più famosi l’ultima prova a Sydney 2000 quando per conquistare l’Oro doveva arrivare davanti alla tedesca Amelie Lux o a Qingdao 2008 quando doveva vincere la Medal Race per avere chance di vincere l’Oro. Ci riuscì in entrambi i casi, anche se nel secondo caso il piazzamento della cinese Yin (terza in Medal con la Sensini prima) portò l’italiana all’argento per un solo punto dietro alla stessa Jian Yin. Per lei fu la quarta medaglia olimpica. Ad Atene 2004 andò diversamente, quando la Sensini entro in Medal da prima in classifica per conquistare poi il Bronzo.

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