Featured

La salute del Mediterraneo, se ne parlerà al Barcolana Sea Summit

Trieste– Lo stato di salute del Mediterraneo soptto esame alla Barcolana. In particolare si parlerà del ruolo della diplomazia scientifica nel sostenere politiche innovative e integrate di tutela del mare, dell’economia circolare nella nautica, del futuro delle Città-Porto nella prospettiva della transizione ecologica grazie all’impulso economico del Recovery Plan, del ruolo chiave di Trieste nelle relazioni internazionali con la Mitteleuropa e con i Paesi dell’InCE anche sul fronte ambientale, della centralità delle imprese nell’applicare politiche di sostenibilità. Sono questi i temi di Barcolana Sea Summit, l’evento di divulgazione scientifica e approfondimento politico, economico e sociale dedicato alla sostenibilità del mare e degli ecosistemi acquatici, organizzato in prima edizione nell’ambito di Barcolana (la regata più grande del mondo, giunta alla sua 53esima edizione), che si terrà dal 6 al 9 ottobre 2021 a Trieste.

“Ci siamo interrogati su quale sia lo stato di salute del Mar Mediterraneo oggi e su come evolverà nei prossimi dieci anni. La risposta è necessariamente a più voci e arriva da scienziati, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori, associazioni ambientaliste, da chi il mare lo naviga e da chi ne trae diretto sostentamento. Solo attraverso tutte queste voci, infatti, otterremo una risposta esauriente: perché il mare è di tutti, e soprattutto è per sempre”,- ha spiegato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, che organizza la Barcolana e la prima edizione del Barcolana Sea Summit.

Barcolana Sea Summit racconta e approfondisce il Mediterraneo dal punto di vista di chi lo studia, lo protegge, ci lavora, vi investe, affinché sia sempre più evidente, chiara e urgente la necessità di agire per proteggerlo. Il messaggio della prima edizione di Barcolana Sea Summit è chiaro nei contenuti, ma altrettanto impegnativo da attuare: quando si parla di mare, tutti possono fare qualcosa e la collaborazione multilaterale tra istituzioni, imprese, accademia, con il supporto della società civile, è imprescindibile.

“La pandemia ha trasformato il rapporto dell’uomo con la Natura – prosegue Gialuz – le nuove generazioni ce lo hanno detto con forza negli anni scorsi e ormai è sempre più chiaro che il tempo si sta esaurendo. Dobbiamo individuare tutti assieme una nuova rotta, capace di garantire un futuro, di generare innovazione e di aprire nuove possibilità. Noi crediamo che la transizione ecologica debba partire proprio dal mare Mediterraneo e il Barcolana Sea summit vuole essere un luogo aperto di approfondimento e confronto tra soggetti diversi, con l’obiettivo di chiarire i contorni di questa nuova rotta e di prendersi impegni concreti per il prossimo futuro”.

Sarà il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani a inaugurare, mercoledì 6 ottobre, questa prima edizione di Barcolana Sea Summit, con un intervento che metterà in relazione la salute del mare e le politiche per la transizione ecologica.

Andrea Illy – Co-presidente della Regenerative Society Foundation, insieme a Edo Ronchi, già ministro dell’Ambiente e Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, delineeranno il quadro d’azione e la rotta da intraprendere, che va necessariamente non solo verso la tutela e la conservazione del mare, ma anche verso la rigenerazione del suo capitale naturale.

Spetterà quindi alle istituzioni locali – in particolare all’assessorato all’Ambiente della Regione FVG, dare un quadro delle attività e degli impegni in chiave adriatica, un mare chiuso in termini geografici ma aperto e interconnesso in termini di relazioni e politiche internazionali.

Articoli Correlati

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *