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Obiettivo mare rimandato… La guida su cosa sarà possibile fare in barca dal 4 maggio

Roma– Diciamolo. Ieri sera, ascoltando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ci siamo rimasti tutti un po’ male. A caldo, la notizia più attesa nel nostro caso, quella di poter tornare a fare delle attività sociali nautiche rispettando le prescrizioni di distanziamento, non è arrivata. Nei meandri del DPCM, che entrerà in vigore il 4 maggio e che darà avvio a una fase 2 che assomiglia tanto ad una da “uno e mezzo”, ci sono però tanti buchi d’interpretazione, su cosa sarà possibile fare nelle materie sbloccate dal Governo.

Il mare resterà fino al 4 maggio non raggiungibile per i velisti italiani

Per la vela è certo che dal 4 maggio potranno tornare ad allenarsi gli atleti d’interesse nazionale, come ci aveva anticipato il presidente FIV Francesco Ettorre. La data successiva, per il ritorno agli allenamenti per tutti gli altri tesserati FIV, pare a questo punto che sarà il 18 maggio, a patto che siano rispettati i protocolli che la FIV stessa distribuirà ai circoli nella prima quindicina di maggio.

Fare Vela ha sentito Ettorre per un chiarimento: “Il DPCM lascia spazio a diverse interpretazioni. Sono in continuo contatto con l’Ufficio Sport del Governo e CONI per poter capire meglio. Certamente ci saranno da qui al 4 maggio altri decreti esplicativi”, ci ha detto il presidente della Federvela.

I Decreti interpretativi saranno fondamentali per chiarire i punti incerti del DPCM.
Qui il PDF con il DPCM del 26 aprile.
descreto26aprile

Ricapitolando, le domande che si stanno ponendo i velisti e gli utenti nautici in genere:

Dato che si potrà praticare attività sportiva individuale (corsa, ciclismo, pattinaggio, vela in deriva, surf) anche lontano da casa, purchè mantenendo le distanze sociali, sarà possibile uscire di casa e utilizzare mezzi per raggiungere la propria deriva?
Da quanto si legge nell’articolo 1f del DPCM l’attività sportiva e motoria individuale è consentita. Il problema nasce dal fatto che i circoli sportivi ancora non possono riaprire, non rientrando nelle categoria ATECO (il codice delle associazioni sportive è 93) liberate dal 4 maggio. Chi ha invece possibilità di accedere alla barca nel piazzale del circolo (che sarà chiuso) o ha a disposizione presso il proprio domicilio una deriva o un windsurf potrà usarlo, ma non è chiaro se ci si potrà spostare dal proprio Comune per praticare tale attività. Quindi, chi ha una deriva in garage e viva sul mare o sul lago potrà uscire dal 4 maggio, ovviamente da solo. Altrimenti non potrà farlo, a meno che siano autorizzati gli spostamenti da comune a comune entro il 4 maggio. Il tutto, come detto, dipende anche da dove si trova la barca, se in un circolo non accessibile o in circoli chiusi ma con parcheggi aperti ai soci. E questo è uno dei punti fondamentali per i decreti interpretativi.

L’uscita in deriva rientra tra le attività motorie consentite dal 4 maggio, ma a patto di uscire da soli e di poter raggiungere la propria barca senza spostarsi in altro Comune.
Anche senza essere… Robert Scheidt, nella Foto Sailing Energy

Gli spostamenti tra Regioni sono espressamente proibiti, se non per i motivi di estrema necessità.
Questo significa che chi ha una barca da diporto in altra Regione non potrà raggiungerla. Significa anche che, come aveva anticipato Ettorre, difficilmente si potranno avere regate nazionali prima del prossimo agosto-settembre.

Le Regioni che hanno aperto alla possibilità di raggiungere le proprie imbarcazioni, dalla mattina alla sera, per effettuare manutenzione e controlli sono per ora: Liguria, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e dal 28 mattina il Veneto. Dal 3 maggio si dovrebbe aggiungere la Sardegna.
Ciò non significa che si potrà uscire dal porto, visto che l’attività diportistica dovrebbe rientrare in quella ludico-ricreativa espressamente proibita dal DPCM. Quindi, in quelle Regioni, da oggi 27 aprile e dal 4 maggio si potranno effettuare lavori di manutenzione a bordo ma non uscire in mare.
La Regione Liguria ha espressamente consentito anche la pesca sportiva. Il Governatore ligure Giovanni Toti, ha emanato un’ordinanza che recita tra l’altro: “Consentito lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale, all’interno del proprio comune o dei comuni dove si trovano le imbarcazioni di proprietà, per lo svolgimento delle attività di manutenzione, riparazione e sostituzione di parti necessarie per la tutela delle condizioni di sicurezza e conservazione del bene. E’ obbligatorio il rientro in giornata presso l’abitazione abituale“.
Il Governatore del Veneto Luca Zaia ha espressamente fatto riferimento alla possibilità di “raggiungere le proprie imbarcazioni da tutto il Veneto per manutenzione”.
Dal 25 aprile lo ha fatto anche Nicola Zingaretti, Governatore del Lazio.

Salone Nautico di Genova 2019

Per quanto riguarda la cantieristica l’attività riprenderà in tutta Italia dal 4 maggio, a completamento delle Regioni dove già da alcuni giorni la produzione degli ordinativi era ripresa (Toscana, Marche ed Emilia Romagna comprese).
Confindustria Nautica ha commentato ieri sera con favore il DPCM del Governo.
Il comunicato: “Con la nota 0005671, sempre di oggi 26 aprile, il Ministro della Salute, unitamente ai colleghi dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture e Trasporti, hanno scritto al Ministro dell’Interno per evidenziare che fra le “attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale che possono continuare l’attività” dovrebbero intendersi incluse quelle “orientate in modo prevalente alle esportazioni, il cui prolungamento della sospensione rischierebbe di far perdere al nostro Paese quote di mercato”.

Le attività in questione, ai sensi dell’art. 2, comma 3, del DPCM 10 aprile 2020, possono cominciare a riaprire previa comunicazione al Prefetto competente per territorio e nel rispetto del “Protocollo di regolamentazione per il contrasto a il contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro” siglato il 24 aprile scorso.

Ai fini dell’attestazione del “prevalente orientamento alle esportazioni”, CONFINDUSTRIA NAUITCA, unica Associazione riconosciuta dal MIT come maggiormente rappresentativa, ha predisposto un form a disposizione delle aziende basato sui dati di settore elaborati dal proprio Ufficio studi.

L’articolato dossier “Riapertura controllata della filiera nautica”, predisposto da CONFINDUSTRIA NAUTICA nelle scorse settimane, è riuscito nell’obiettivo di dimostrare tecnicamente il basso impatto di rischio delle attività nautiche ed è stato la condizione pregiudiziale per la valutazione di riapertura da parte dell’esecutivo.

“Abbiamo per i nostri lavoratori il massimo del rispetto, per questo ci siamo particolarmente concentrati nell’elaborare ogni elemento utile a offrire le necessarie misure di tutela individuale e di controllo sanitario e definire i protocolli da adottare con i sindacati e le rappresentanze aziendali” – commenta soddisfatto il Presidente di CONFINDUSTRIA NAUTICA, Saverio Cecchi -. “Ringrazio il premier, Conte, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco, per la grande attenzione dedicata al nostro comparto”.

Nostro commento
Detto in altro articolo che necessariamente l’attenzione si dovrà spostare adesso sugli utenti finali, ovvero sui diportisti… perché sarà difficile costruire barche se nessuno le potrà comprare… e su chi una barca ce l’ha già, occorre soffermarsi sulla ratio seguita dal Governo nel suo nuovo DPCM, quella della responsabilità.

Giuseppe Conte ha insistito molto su tale concetto, evidenziando come il timore maggiore dell’Esecutivo sia una “ricaduta” del COVID dovuta a comportamenti non consoni dei cittadini. Dinamica comprensibile, visto che un ritorno del virus, proprio adesso che sta lentamente scemando, sarebbe deleterio. D’altra parte l’Esecutivo deve tener conto anche delle indubbie necessità di riapertura economica e sociale del Paese.

La conferenza del 26 aprile del presidente del Consiglio, contiene un riferimeno all’andare in barca al minuto 17:14:

Pare evidente che, dopo quasi due mesi di lock down, i velisti italiani abbiamo capito quali siano le norme sanitarie e di prevenzione da seguire. Non solo, sembrano ansiosi di poterle esercitare. Altre norme possono essere espressamente scritte nei Decreti, fino anche a contenere delle sanzioni amministrative per comportamenti eventualmente non corretti. Norme chiare ma aperte.
La Responsabilità, per com’è sancita nella nostra Costituzione e nel nostro Ordinamento, prevede infatti delle norme giuridiche, amministrative o penali, per poter essere richiamata.
Un appello a una responsabilità di tipo etico, evidentemente, ricade solo sui cittadini e sui loro comportamenti, che devono appunto poter esercitare tale facolta “con piena responsabilità”. Da leggere, in questo senso, il lucido articolo di Paolo Giordano sul Corriere della Sera di oggi.

Il Governo teme gli assembramenti, ieri sera è stato evidente ed è comprensibile.
Ma cosa c’è di più lontano dal concetto di “assembramenti” delle azioni di semplici persone che chiedono solo di uscire di casa, indossare dei guanti e una mascherina, salire in auto, raggiungere con la propria famiglia o da soli, la propria barca in un porto turistico, dove tra l’altro il suo arrivo è atteso da settimane dagli operatori dell’indotto, e, sempre in modo individuale, prendere il mare su una barca a vela?
Si potrebbe fare. Distanti gli uni dagli altri. Il tutto, in piena responsabilità.

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3 Comments

  1. Stefano Giuliani
    April 28, 2020 @ 17:04

    Infatti il punto è proprio questo, a chi può nuocere che si possa raggiungere la propria barca ed uscire in mare, dove il rischio assembramento è nullo? Sembra che le norme più che per garantire il distanziamento sociale siano fatte solo per semplificare i controlli, lo stato di polizia, pochissimi in giro e quindi più facile beccare i trasgressori. Per me è avvilente e scandaloso!

    Reply

  2. Marco
    April 29, 2020 @ 19:19

    A me non sembra che Conte abbia fatto alcun riferimento all’andare in barca.

    Reply

    • Michele Tognozzi
      April 29, 2020 @ 21:58

      Cita raggiungere la barca al minuto segnalato nell’articolo tra le attività che si potranno fare durante i prossimi test.

      Reply

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