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Ostar 2017: da Cagliari a Plymouth, Zambelli parte, Mura presenta la sfida

Cagliari– E’ Cagliari il collegamento italiano con la Ostar 2017. Dal capoluogo sardo arriva la notizia che il romagnolo Michele Zambelli ha terminato i lavori di preparazione della sua barca Illumia 12 e questa mattina ha lasciato appunto il porto di Cagliari per il trasferimento che lo porterà in Inghilterra. Sempre a Cagliari mercoledì 15 marzo alle ore 11.00, presso il Comando Militare Esercito Sardegna in via Torino 21, si terrà la conferenza stampa di presentazione del programma sportivo ed eventi 2017 di Andrea Mura, che avranno appunto la Ostar come principale appuntamento del 2017 con Vento di Sardegna.

Come noto la OSTAR è la regata transatlantica più antica e mitica per navigatori solitari che si svolge ogni 4 anni sul percorso da Plymouth (UK) sino a Newport R.I. (USA), 2.850 miglia.

Il Class 9.50 Illumia 12
Il Class 9.50 Illumia 12. Foto Di Francesco

Per tutto l’inverno Zambelli ha fatto la spola tra Forlì e Cagliari alternando allenamenti e cantiere per preparare Illumia 12 al trasferimento verso il porto inglese, che gli varrà anche come percorso di qualifica nel tratto fino la Spagna, e per adeguare la barca alle norme ISAF richieste per questa tipologia di regata.

“E’ un mondo nuovo per me” dichiara Zambelli, “le regate con i tempi compensati vanno preparate in modo diverso da come avveniva sui Mini 6.50. Per questo ho avuto il piacere di collaborare con il progettista Matteo Polli ed Enave, che mi hanno aiutato ad ottimizzare la barca e a capire meglio le regole e i meccanismi delle regate come la Ostar.”

Zambelli infatti dopo il suo percorso nella Classe Mini 6.50 ha deciso di crescere cambiando categoria, entrando così nel circuito dei Class 9.50 con il Tenace, oggi Illumia 12 grazie allo sponsor che lo segue dal 2015, imbarcazione autocostruita da Alessandro Bruno su progetto di Sam Manuard.

“Illumia 12 oggi è pronta per l’Oceano” continua Zambelli, “dopo Alessandro la barca ha sempre navigato per brevi periodi, quindi ho dovuto lavorare molto per prepararla all’Atlantico e renderla confortevole per una navigazione difficile come la Ostar e grazie alla collaborazione con i miei partener tecnici come Garmin, Quantum, Solbian, Bamar, Eberspaecher, Arimar, C.A.I.M. ed Eclectic Energy siamo arrivati all’assetto oceanico.”

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