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Ritrovato il relitto dell’Endurance di Shackleton, ha successo la spedizione Endurance22

Mare di Weddell– Fa sensazione il ritrovamento del relitto dell’Endurance, la nave della celeberrima spedizione in Antartide di Ernest Shackleton. Il relitto è stato individuato, grazie all’utilizzo di droni sottomarini di profondità, e poi filmato dalla spedizione Endurance22 il 5 marzo. L’Endurance si trova in perfetto stato di conservazione, grazie alla temperatura dell’acqua, a circa 3.000 metri di profondità a 68° 39′ Sud e 052° 26′ W, ovvero a poche miglia dall’ultima posizione registrata da Shackleton.

Il relitto dell’Endurance. Foto Endurance22

Il naufragio del 27 novembre 1915 dell’Endurance, stritolata dai ghiacci nella banchisa antartica, dette vita come noto a una delle più straordinarie imprese di mare di tutti i tempi.

L’equipaggio si rifugiò prima sulla banchisa e poi su Elephant Island, raggiunta con le scialuppe salvate dalla distruzione dell’Endurance. Da lì, Shackleton decise di andare in cerca di soccorsi salpando con la scialuppa di sette metri a vela James Caird per la traversata fino alla Georgia Australe, 800 miglia di mare in cui si rivelò decisiva la capacità di navigazione con soli sestante e cronometro dell’ufficiale di rotta, il neozelandse Frank Worsley.

Una volta arrivato in Georgia Australe, Shackleton organizzò subito una spedizione di recupero dei suoi uomini e con un rimorchiatore cileno, il Yelcho (la cui prua è ancora esposta a Puerto Williams, sull’Isola di Navarino), raggiunse Elephant Island recuperando il 30 agosto 1916 tutti i suoi uomini, senza far registrare nessuna perdita.

La spedizione Endurance22 ha utilizzato il rompighiaccio Agulhas II di Cape Town e aveva un finanziamento di 10 milioni di dollari del Falkland Maritime Heritage Trust.

La posizione del ritrovamento del relitto dell’Endurance nel Mare di Weddell

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