Rio de Janeiro, Brasile- I sogni di Flavia Tartaglini e della vela italiana si spengono in una giornata di 6/8 nodi di vento sotto al Pan di Zucchero. Erano in sei a giocarsi le medaglie e l’atleta romana partiva da leader della classifica ma contava poco, visto che le distanze erano così ridotte che in sei avevano la reale ambizione di vincere l’Oro o le altre due medaglie.
Flavia non regata bene, questo va detto subito, non prende ispirazione o consiglio dalla superba prestazione dell’olandese Dorian van Rijsselberghe che nella precedente medal race degli uomini se ne infischia della flotta in bolina, puggia a va a prendersi la maggior pressione a centro baia, sulla sinistra. Quando tocca a lei, la Tartaglini parte a centro linea, neanche male, ma non trova quella pressione che nel windsurf fa la differenza. Riceve, però, subito un omaggio, con la Giuria che infligge un 720° di penalità alla diciannovenne russa Elfutina, a puri punti con lei in testa alla classifica. Come dire la rivale più immediata che precipita a fondo flotta. La Tartaglini però soffre nella risalita, resta troppo al centro del campo e vede sfiorare alla prima boa di bolina l’olandese, poi la francesce Picon, la più pericolosa vista la situazione per l’Oro, e altre sei ragazze.
La fotostory della Medal Race
“Avevo deciso di regatare più sulla pressione a sinistra che sulla rotazione della brezza a destra, ma non sono riuscita ad andarci come volevo, poi nella poppa ho provato ad andare profonda ma non è servito”, spiega la Tartaglini. Anche il DT Michele Marchesini dà la stessa interpretazione: “Fino a metà bolina era in gioco ma nella poppa il modo troppo basso è stato da lei pagato oltremodo. Peccato, perché aveva fatto una grande Olimpiade e una medaglia se la meritava”.
La regata prosegue senza offrire alcuna chance alla velista delle Fiamme Gialle. Troppo profonda la sua prima poppa, lontana da un vmg accettabile, con quasi tutte le altre che restano sulla sinistra per scendere nella pressione. Il vento è meno intenso adesso, solo 6 nodi, e la poppa diventa un supplizio con l’angolo “morto” in poppa filo che produce un avvicinamento assai minore di quello delle altre sulla sinistra.
Il resto della regata non ha storia per Flavia che lotta per l’ottavo posto e viene ripresa e passata anche dalla giovane russa, che riesce a difendere almeno il bronzo. La francese Picon resta davanti alla cinese di pochissimo, chi tra le due arriverà davanti alla seconda poppa sarà oro. Ci riesce la francese, che nel traversetto finale quasi senza vento controlla la sfinge cinese per poi accasciarsi incredula sulla tavola appena tagliata la linea d’arrivo.
La cinese è argento e per il bronzo Marina Alabau ci spera ma la Elfutina le toglie le speranze. Flavia Tartaglini arriva mesta sul traguardo ben tre minuti e tre secondi dopo la Picon. Ottava e delusa. Si avvicina alla francese che ancora festeggia sulla sua tavola. Un breve saluto, un accenno di sorriso e poi via verso la spiaggia e i suoi pensieri.
E sono parole significative: “Ho amato ogni singolo istante di questa settimana”, dice la Tartaglini a World Sailing, “ho avuto probabilmente la miglior settimana della mia carriera velica, ma sfortunamente non ho concluso in un modo positivo. Beh, questo è lo sport e qualcun’altro è stato migliore di me questa volta. Sono ancora la ragazza più felice del mondo perché ho avuto molto supporto e aiuto che non mi sarei mai aspettata. Grazie a tutti per avermi sostenuto, ha significato davvero molto per me”.
Sul podio sistemato sulla spiaggia di Flamengo, alle cinque del pomeriggio, risuona quindi prima l’inno dei simpatici dutch in onore a Dorian, il dio del windsurf omaggiato anche dalla mitica Barbara Kendall che consegna le medaglie, e poi la Marsigliese per onorare Charline Picon. La vela italiana oggi è restata a bocca asciutta, ma tra due giorni ha una concreta chance di rifarsi con Vittorio Bissaro e Silvia Sicouri, oggi bravissimi (2-7-4) che sono secondi nella classifica generale dei Nacra, 5 punti dietro al mitico argentino Santi Lange, 55 anni di sapienza velica che dopo aver sconfitto un cancro regata qui alla grande, e con due e quattro punti di vantaggio sul terzo (gli austriaci Zajac-Franck) e quattro sul quarto (gli australiani Waterhouse-Darmanin).
“Stiamo regatando bene e non dobbiamo guardare troppo la classifica, la Medal Race sarà difficile ma noi ci siamo”, dice Silvia Sicouri in mixed zone.
Mattia Camboni conclude la medal race RS:X uomini al decimo posto e finisce la sua prima Olimpiade al decimo posto, un biglietto da visita da conservare per un ragazzo che può davvero avere un ottimo futuro.
Giles Scott nei Finn ha già vinto matematicamente l’Oro dopo l’8-2 di oggi. Lo sloveno Vasilij Zbogar (9-8) è messo molto bene per l’argento ed è a due punti da una medaglia matematica. Le due prove di oggi vanno all’argentino Facundo Olezza, che ottiene a 21 anni due vittorie nella serie olimpica, e all’uruguagio Alejandro Foglia, entrambi atleti della Dinghy Academy di Valencia. Giorgio Poggi (oggi 11-19) chiude la sua seconda Olimpiade con un 18esimo posto inferiore alle sue attese. Nel 470 donne Elena Berta e Alice Sinno sono al 18mo posto dopo il 15-16 di oggi.
Rio de Janeiro, Brasile- Inizia il Tartaglini day a Flamengo, Rio. Il campo di regata del Pan di Zucchero, a poche decine di metri da terra, assegnerà sotto un bel sole carioca le prime medaglie della vela olimpica. Dalle 13:05 locali (le 18:05 italiane) quelle dell’RS:X uomini, con oro già vinto dall’olandese Dorian van Rijsselberghe e l’argento all’inglese Nick Dempsey e il bronzo che andrà a uno tra Myszka (POL), le Coq (FRA) e Kokkalanis (GRE), e l’ottimo Mattia Camboni che a vent’anni disputa la sua Medal partendo da ottavo con possibilità di ambire al settimo posto.
Alle 14:05 (le 19:05 italiane, Rai Sport e RaiSportweb) sarà la volta di Flavia Tartaglini. Pronostico impossibile, per la romana si tratterà di regatare al meglio contro il vento (previsto un termico sugli 8-10 nodi) visto che con sei windsurfiste in sei punti ogni strategia è impossibile. La Medal a punteggio doppio prevede anche che in caso di parità prevalga la meglio piazzata proprio nella regata finale, per cui tre posizioni di differenza (prima/quarta oppure seconda/quinta e così via equivalgono a rimettere in gioco le tre a 60 punti).
La Tartaglini, apparsa ieri determinata ed equilibrata, parte in testa insieme alla russa Elfutina (55 punti). A 60 ci sono la cinese Chen, la francese Picon e l’israeliana Davidovich. A 61 c’è la campionessa olimpica uscente, l’andalusa Marina Alabau. Tre di queste veliste saliranno in serata sul podio, le altre tre saranno deluse, ma all’ineluttabile legge dell’Olimpiade non si transige. Alla fine a farcela saranno state le migliori.
Saremo sul campo di regata e vi racconteremo via Facebook e twitter le varie fasi della regata.
Ore 13:55 locali Ancora intelligenza a terra per gli RS:X. Non si regaterà comunque prima delle 14:30.
Ore 13:00 locali Ancora in attesa che la brezza termica cresca in intensità sul campo delle Medal Race. Non si regaterà comunque prima delle 14:15, le 19:15 italiane.
Ore 12:35 locali Ammainata l’intelligenza a terra per Finn e 470, che regateranno nei campi in oceano. Le flotte iniziano a uscire. Ancora intelligenza a terra per i windsurf.
Ore 12:30 locali Regate ancora sotto postponement, in attesa che la brezza si stenda.