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The Ocean Race: clamorosa collisione tra GUYOT e 11th Hour, vittoria finale in protesta?

L’Aia– Clamorosa collisione alla partenza dell’ultima tappa di The Ocean Race da L’Aia a Genova. Guyot non ha dato acqua da mure a sinistra a 11th Hour, mure a dritta, che, nonostante una virata all’ultimo momento non ha potuto evitare di essere investito dalla prua di GUYOT in puggiata.

I danni sulla fiancata sinistra di 11th Hour. The Ocean Race 2022-23 – 15 June 2023. Leg 7 start.

Un incidente davvero clamoroso per un evento del livello di The Ocean Race, che potrebbe addirittura diventare decisivo per la vittoria finale del giro del mondo.

Se Holcim PRB dovesse infatti vincere la tappa e 11th Hour, che al momento è rientrato in porto all’Aia e ha sospeso la regata, dovesse finire quarto la vittoria andrebbe proprio a Holcim.

Vista la dinamica della collisione è anche probabile che il team di Charlie Enright, dove regata anche Francesca Clapcich, possa chiedere una riparazione in sede di protesta, come confermato anche dall’assunzione di totale responsabilità da parte di GUYOT che si è ritirato dalla regata.

I danni su 11th Hour sono infatti rilevanti e richiederanno una riparazione complicata.

La loro barca è sbucata davanti a me ed era troppo tardi”, ha ammesso Dutreux in banchina. “Era impossibile evitare il contatto (dopo averli visti). Mi assumo tutte le responsabilità. È sicuramente colpa nostra”.

Da parte sua, lo skipper di 11th Hour Racing Team, Charlie Enright, ha detto di aver cercato di evitare l’incidente, ma quando si è reso conto che la barca GUYOT non stava cambiando rotta, era troppo tardi.

“Ovviamente si tratta di una situazione assolutamente sfortunata”, ha dichiarato dopo essere tornato in porto. “Abbiamo virato sulla layline verso la boa 4, in modo pulito e chiaro; non voglio fare speculazioni, ma sembra che l’altra barca non ci abbia visto. Avevamo il diritto di rotta. L’impatto è stato forte – siamo molto fortunati che tutti stiano bene… Gli incidenti capitano e so che è chiaro che non avrebbero voluto porre fine alla nostra regata, così come noi non avremmo voluto porre fine alla loro. Dobbiamo solo vedere cosa succederà. Non è finita finché non è finita: non sarà questo a impedirci di portare a termine il lavoro. Qualsiasi cosa dovremo fare, troveremo una soluzione”.

Poco dopo le 20:30 ora locale dell’Aia, GUYOT environnement – Team Europe ha annunciato il ritiro dalla tappa e ha offerto tutta l’assistenza possibile a 11th Hour Racing Team.

“Mi dispiace molto”, ha detto Dutreux. “Spero davvero che tornino in mare e vincano questa regata… Cercheremo di aiutarli in tutti i modi”.

Holcim PRB, Team Malizia e Biotherm stanno proseguendo la tappa con prua verso la Manica.

Il team 11thHour sta operando su due fronti al momento, valutando le opzioni di riparazione che potrebbero consentirgli di riprendere il mare verso Genova nei prossimi giorni e, allo stesso tempo, lavorando nell’ambito delle Racing Rules of Sailing e delle regole di The Ocean Race per valutare le possibilità di riparazione/redress (la Giuria Internazionale può assegnare punti a un team impossibilitato a regatare in modo efficiente a seguito di un incidente causato da un altro concorrente).

“Personalmente, mi rifiuto di ammettere che questa regata è finita”, ha dichiarato il navigatore Simon Fisher, che ha partecipato a sei edizioni della regata. “Preferiremmo provare a vincerla in acqua, ma dobbiamo capire quali sono le nostre opzioni, se la barca può essere riparata e quali sono le nostre possibilità di richiedere riparazione come team, per poi sperare di poter proseguire”.

“Ho visto molte cose nel corso delle mie sei edizioni di The Ocean Race, e questa non è una delle migliori, ma abbiamo un team fantastico, e oggi eravamo in una posizione fantastica, e questo grazie al team che abbiamo. È proprio con loro che vorrei stare in una situazione di difficoltà”.

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