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The Ocean Race: GUYOT prende la testa nel rompicapo delle calme equatoriali

Recife– Attesa, piovaschi, nuvole, velocità irrisorie per degli Imoca 60… il passaggio dalle calme equatoriali in questa seconda tappa di The Ocean Race si sta rivelanto assai complesso. I Dolldrum sono in questa fase particolarmente ampi e le velocità della flotta sono ormai ridotte da domenica mattina. Addirittura Biotherm, leader della tappa fino a sabato, ha percorso appena 59,8 miglia nelle ultime 24 ore a una media di appena due nodi e mezzo…

28 January 2023, Leg 2 day 4 onboard GUYOT environnement – Team Europe. SŽbastien Simon studying the info at the screens,

Chi ha beneficiato maggiormente delle calme è, ironia della sorte, la barca che ne avrebbe dovuto essere più penalizzata, GUYOT environnement – Team Europe che aveva scelto un passaggio più orientale, dove la fascia senza vento appare ancora più ampia. Invece, l’Imoca 60 di Robert Stanjek ha coperto praticamente il doppio delle miglia rispetto ai rivali, tutti posizionati più a ponente, e alle 15:00 CET era in testa a 3.906 miglia da Cape Town, con 18,8 miglia di vantaggio su Biotherm e 32,7 su Holcim PRB. Quarto 11th Hour a 44 miglia. Quinto Team Malizia, avvicinatosi fino a 85,4 miglia. La flotta è disposta su un arco di 180 miglia a 1° 40′ Nord, quindi a 100 miglia dall’Equatore, il cui passaggio è atteso per il 31 gennaio.

Tipicoi scenario delle calme equatoriali. 29 January 2023, Leg 2, Day 5 onboard Biotherm.

Un passaggio complicato, quindi, reso ancor più incerto dal concept degli Imoca foiling, barche certamente non pensate per le ariette leggere ma per le grandi volate nei venti portanti.

Chi riuscirà per primo ad agganciare gli Alisei di Sud Est, al momento posizionati sotto l’Equatore, a partire circa dai 2° Sud, a 200 miglia dall’attuale posizione, probabilmente guadagnerà un vantaggio importante per la seconda fase della tappa, che prevede il consueto aggiramento dell’Anticiclone di Sant’Elena prima di puntare su Cape Town.

“La bonaccia è davvero ampia questa volta”, ha detto Sebastien Simon su GUYOT. “Non sarà finita almeno fino all’equatore”.

“Non ci sono nuvole ma non c’è vento”, ha detto un sommesso Paul Meilhat su Biotherm. “Abbiamo fatto forse solo 7 o 8 miglia in tutta la notte. Non è molto. C’è anche un po’ di corrente davanti, quindi in bonaccia probabilmente a tratti siamo andati in retromarcia. Ma stamattina va meglio”

Le posizioni alle 15 CET di oggi. GUYOT è la barca verde più a est

 

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