Madeira– La prima battaglia della Transat Jacques Vabre sembra essere andata al gruppo che ha scelto l’opzione orientale, guidato dai due foiler Charal di Jeremie Beyou e Christopher Pratt e Apivia di Dalin-Elies. Pare ormai evidente, nella serata di giovedi 31 ottobre, che la scommessa degli Imoca che avevano scelto la rotta occidentale, tra cui Prysmian Group di Giancarlo Pedote, abbia dovuto pagare lo scotto di oltre duecento miglia agli orientali. Succede, e’ proprio qui sta il fascino della vela oceanica.
La rischiosa scelta di agganciare il sistema meteo posto a nord delle Azzorre ha portato si vento e onde in bolina larga, mentre l’altra parte della scommessa, ovvero che gli orientali avrebbero dovuto negoziare una vasta area d’alta pressione tra Gibilterra e Madeira, sembra ormai svanita. Anzi. Charal e gli immediati inseguitori Apivia di Dalin-Elies, praticamente appaiati ad appena mezzo miglio, e Initiatives Coeurs di Samantha Davies-Paul Meilhat, a 50 miglia stanno navigando gia’ al lasco a ottime medie.
Non solo, la trappola che doveva frenare gli orientali potrebbe invece rivelarsi un boomerang per gli occidentali, tra cui anche Maitre COQ di Bestaven-Jourdain, l’avveniristico Hugo Boss di Alex Thomson e Prysmian, che dovranno affrontare venti fino a 40 nodi e poi negoziare il passaggio dall’alta pressione prima delle Canarie. Pedote e Marchand sono segnalati alle 18:50 CET in 21esima posizione a 289 miglia. Hugo Boss e’ addirittura 23esimo a 297 miglia.
Apivia e Charal hanno gia’ agganciato la prima parte dell’Aliseo e sembrano poter volare velocemente verso le Canarie a medie al lasco gia’ sui 16-17 nodi. Maggior velocita’ e rotta ortodromica piu’ vicina non potranno che far aumentare ancora il ritardo del gruppo occidentale, che si trova ancora a nord est delle Azzorre, nelle prossime 24 ore. Con 3.185 miglia ancora da percorrere per raggiungere Bahia, in Brasile, la rotta e’ ancora lunghissima ma il primo break e’ questo tra Madeira e le Canarie.