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Vendee Globe: Louis Burton scatenato, passa in testa all’Equatore e domenica i doldrums

Fernando de Noronha– Louis Burton on fire… Come avevamo intuito nei primi due mesi di regata, il 35enne skipper di Saint Malò si è proprio messo in testa di vincere il Vendee Globe. Al rilevamento delle 18 CET, Bureau Vallee 2, dopo una rimonta di 900 miglia negli ultimi 25 giorni, è passato in testa al Vendee, superando di 3,1 miglia Apivia di Charlie Dalin. Terzo è l’atrettanto scatenato tedesco Boris Herrmann su Seaexplorer Yacht Club de Monaco, a 43,6 miglia. Quarto LinkedOut di Ruyant a 93 miglia. Giancarlo Pedote ha guadagnato una posizione e adesso è settimo a 206 miglia da Burton. Dal tracking, Prysmian Group filava solo sette nodi e aveva una prua puggiata, dovuta però a un ordinario cambio vela.

Louis Burton

Burton ha coperto addirittura 451 miglia nelle ultime 24 ore, ben 41 miglia in più di Apivia in condizioni simili. Burton e Dalin hanno superato l’Equatore nella serata di oggi e domani affronteranno il decisivo passaggio dalle calme equatoriali, tormentata porta d’ingresso alla fase finale del Vendee Globe.
Burton le attaccherà più a ovest di Dalin. La distanza laterale tra i due è di circa 30 miglia, il che apre molti interrogativi su chi riuscirà a destreggiarsi meglio tra i groppi, le nuvole e le infide raffiche dei doldrums.

Sin dal suo clamoroso OCS in partenza, Burton ha fatto capire che per lui il Vendee Globe è soprattutto una sfida agonistica da vincere. Ha spinto sempre, in ogni condizione. Subita un’avaria non si è perso d’animo e ha trovato una delle più remote isole al mondo, l’australe Macquarie, per ridossarsi, salire in testa d’albero e riparare i carrelli della randa. Al 21 dicembre era a 900 miglia dal leader. Poi si è gettato nel Southern Ocean, navigando sempre al limite meridionale possibile. A Capo Horn era 550 miglia dietro a Dalin. Nel Sud Atlantico è riuscito a posizionarsi sempre nel migliore dei modi.
La progressiva uscita di scena di Thomson, Beyou (che peraltro sta volando con il suo Charal nel Sud Atlantico), Simon, Troussel e la Josckhe gli ha dato una chance che Burton sta adesso provando a cogliere. Senza esitare.
Ricordiamo che Burton naviga sull’ex Banque Populaire VIII, barca del 2015 vincitrice a tempo di record (74 giorni) dell’ultimo VG 2016-17 con Armel Le Cleac’h.

Complicato il passaggio dai doldrums. Questa la carta barica e delle nuvole con piovaschi di Windy alle 18 CET di oggi. Prevarrà la posizione occidentale di Burton o Dalin riuscirà a incunearsi tra i groppi equatoriali? Nella discesa dell’Atlantico il passaggio dalle calme fu indolore, vedremo cosa accadrà domani. Già dai 3° Nord l’Aliseo di Nord Est sembra ben disteso. Chi lo aggancia per primo potrebbe compiere un primo allungo, a tremila miglia dall’arrivo a Les Sables d’Olonne.

Le posizioni e la carta barica con evidenziata la situazione di nuvole e pioggia nei doldrums, alle 18 CET di oggi

Così Pedote oggi pomeriggio:
“Abbiamo un mare relativamente calmo, con 1,5 metri di onde molto dolci. La barca non sbatte e naviga tranquilla. Il vento soffia intorno ai 15 nodi con leggere raffiche a 17-20 nodi e leggeri abbassamenti a 12-13. Girerà a destra, ma per il momento è impostato tra i 110° e i 120°, il che mi permette di puntare dritto all’ingresso del Pot au Noir. Il Pot au Noir può cambiare molto rapidamente, in sole 24 o 48 ore. Per ora, secondo le immagini che abbiamo, non sembra poi così male ma in questa zona, dove le previsioni non sono mai molto precise, bisogna sempre prendere le cose con le pinze. Stiamo incrociando le dita per passare al meglio e agganciare rapidamente agli Alisei di Nord-Est che sembrano essere ben stabiliti e persino solidi tra il 6 ° e l’8 ° parallelo Nord, ma nulla è mai realmente definito. La zona di convergenza intertropicale, è sempre un po‘ una lotteria e in mare, niente va mai come ti aspetti”.

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