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Volvo Ocean Race: freezing… condizioni durissime a 1.300 miglia da Capo Horn

Capo Horn- L’urlo del Southern Ocean sta investendo in queste ore la flotta della Volvo Ocean Race. Temperatura dell’acqua a 3 gradi, fiocchi di neve, vento sui 35-45 nodi e onde di cinque-sei metri, questo il menu odierno per gli equipaggi della Volvo lanciati verso Capo Horn.

 

Brunel continua a guidare la flotta e, dopo aver strambato sul limite anti ghiacci, posto in questa zona ai 56° Sud, sta dirigendo rapidamente verso Capo Horn, distante sancora 1.300 miglia, navigando mure a sinistra sul margine del fronte freddo. Alle 11:12 CET il vantaggio su Vestas era di 32 miglia. Terzo Dongfeng a 41. Mapfre è quinto a 48 miglia. Il passaggio dasll’Horn è previsto in poco meno di tre giorni, quindi giovedì notte/mattina.

Considerando il punteggio doppio di questa tappa si potrebbe quindi riaprire la classifica al vertice.

 

“I ragazzi ci aiutano a far andare veloce la barca, ma non hanno mai provato a essere “morsi sul posteriore” e non voglio che ci provino ora.” Ha scritto Bekking. “Quaggiù le cose posso mettersi al peggio molto in fretta e andare nella direzione sbagliata. In un battito di ciglia 30 nodi diventano 40 e più e allora è davvero tosta. Ma negli ultimi giorni siamo andati bene. C’è un fronte molto grande che arriva da dietro e la Ice Exclusion Zone ci costringerà a strambare. Poi un salto della direzione e vento forte stanotte e domani.” Come ha spiegato Chris Nicholson di team AkzoNobel nel collegamento video di oggi con Alicante infatti, in questa situazione, bisogna continuare a far andare veloce la barca, oltre i 22/25 nodi per tenere il passo con le onde enormi.

Il navigatore di Vestas 11th Hour Racing Simon Fisher è stato ancora più sintetico nel spiegare la situazione in un tweet: “C’è vento, molto vento. Cerchiamo di andare a est, inseguiti da un fronte freddo. Ce ne sarà ancora per un po’ di ore.” Vestas 11th Hour Racing fa parte del gruppetto di 5 barche alle spalle di Brunel, che navigano tutte nello spazio di 10 miglia (considerando la distanza all’arrivo) e di una trentina di miglia sull’asse nord-sud.

Dando prova di grande resistenza anche i leader della classifica generale, gli spagnoli di MAPFRE, sono riusciti a rimanere in questo gruppo, malgrado il danno alla rotaia sull’albero che limita la loro possibilità di gestire la randa. Non possono, infatti togliere una mano di terzaroli e sono costretti a navigare con tre mani. “Credo che dobbiamo essere contenti della nostra posizione.” Ha detto lo skipper Xabi Fernández. “Ieri abbiamo cercato di rallentare un po’ la barca per fare dei rinforzi che ci permettano di continuare a spingere con una o due mani di terzaroli fino all’Horn… Adesso ci aspettiamo che arrivi vento davvero forte. Dovremo fare attenzione all’albero e speriamo di tenere il passo delle altre barche per essere nel match al Capo.”

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