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Volvo Ocean Race: la Clapcich dalle bonacce del Pacifico

Isole Salomone– Francesca Clapcich commenta dal caldo torrido del Pacifico Equatoriale la prima leadership per la sua Turn The Tide on Plastic in questa Volvo Ocean Race.

La quarta tappa continua a essere assai incerta, con tutte e sette i VO65 raggruppati adesso in sole sette miglia. TTTOP si è destreggiata meglio tra le ariette e le nuvole equatoriali nei doldrum, o almno ha avuto più fortuna, e al rilevamento delle 9:54 CET aveva 2,4 miglia di vantaggio su Team Brunel. Mapfre è a 5,7 e Dongfeng a 7,6 miglia. La flotta sta navigando a velocità tra gli uno e i quattro nodi praticamente tutta a vista.

Leg 4, Melbourne to Hong Kong, day 09 on board MAPFRE, Joan Vila looking at Akzonobel, Vestas and Dongfeng through the binoculars. Photo by Ugo Fonolla/Volvo Ocean Race. 10 January, 2018.

“Fa caldo e si va piano.” Ha raccontato Jens Dolmer, boat captain di Team Brunel, che è rientrato in seconda posizione. “E’ penoso, abbiamo fatto meno di 100 miglia in 24 ore. Di giorno è caldissimo, non c’è vento ed è una situazione che drena tutta l’energia.” Alla domanda su come sia la vita a bordo la compagna di equipaggio di, Dolmer Sally Barkow ha usato una sola parola “Tortura.”

Alle 20 CET qualcosa iniziava a muoversi e le barche hanno alzato le medie a 9-10 nodi con vento che proviene da ESE. In testa erano Akzonobel e Vestas.

Le calme equatoriali hanno scombussolato la classifica più volte, con i team che alternativamente hanno guadagnato e perso posizioni. A un certo punto sembrava che le barche posizionatesi più a est, ossia Vestas 11th Hour Racing, Dongfeng Race Team, team Akzonobel e MAPFRE avessero fatto un balzo avanti rispetto a Turn the Tide on Plastic, Brunel e Team Sun Hung Kai/Scallywag. Salvo che, al successivo report delle posizioni, la situazione è cambiata nuovamente. Insomma questa volta i Doldrum hanno rispettato la loro fama di lotteria, dove anche solo qualche centinaio di metri di separazione laterale può fare la differenza.

Leg 4, Melbourne to Hong Kong, day 08 on board AkzoNobel going nowhere fast in the doldrums at the front of the pack. Photo by Sam Greenfield/Volvo Ocean Race. 09 January, 2018.
Leg 4, Melbourne to Hong Kong, Day 8 Crew up on the bow to keep the weight forward on board Sun Hung Kai/Scallywag. Photo by Konrad Frost/Volvo Ocean Race. 09 January, 2018.

Chi ha fatto registrare la prestazione migliore dell’ultima giornata è comunque, Scallywag, che da 30 miglia di svantaggio è sceso a circa 10. Il rilevamento delle ore 14, anzi, poneva il team guidato dall’australiano David Witt in prima piazza, ossia più vicino alla linea del traguardo, facendo felici schiere di fan dato che Scallywag batte bandiera di Hong Kong. “Abbiamo guadagnato su tutti e siamo stati i più veloci.” Ha detto la navigatrice di Scallywag Libby Greenhalgh. “Probabilmente ci aspettano ancora 250 miglia di bonaccia così, ma al momento ci stiamo muovendo abbastanza bene. Se riusciamo a guadagnare ancora e a portarci vicino agli altri, allora avremo la nostra opportunità.”

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