Cape Town, Sud Africa- Freddo, nebbia e velocità oltre i 20 nodi. Il Southern Ocean è arrivato sbattendo la porta sulla flotta della Volvo Ocean Race. La volata finale verso Cape Town, porto d’arrivo della seconda tappa, vede in testa ancora gli spagnoli di Mapfre, che alle 19UTC di oggi ha 25 miglia di vantaggio su Dongfeng e 32 su Vestas. Sembra molto ma è poco più di un’ora, visto che la velocità dei VO65 è al momento sui 22-23 nodi.
“Siamo riusciti a prendere la testa ma la lotta con Vestas 11th Hour Racing, Dongfeng Race Team e Brunel Racing è dura,” ha detto il neozelandese Blair Tuke di Mapfre.
L’aggiramento dell’Anticiclone di Sant’Elena è ormai completato e le barche possono dirigere su Cape Town, facendo finalmente coincidere la Vmg con la velocità. Quarto è Team Brunel a 40 miglia, quinto Akzonobel a 89 miglia. Chiudono più a nord, dopo essere state le uniche due barche a lasciare a dritta la solitaria isola di Tristan da Cunha, Scallywag e Turn the Tide on Plastic, rispettivamente a 117 e 120 miglia da Mapfre.
Quella di Tristan da Cunha è una storia che ha sempre molto avuto a che fare con la Volvo Ocean Race. Considerata, a ragione, l’isola abitata più lontana da tutto, Tristan ospitò nel 2011 per alcuni giorni l’equipaggio di Puma dopo che il Volvo 70 aveva disalberato a nord ovest dell’isola. Lì Ken Read e compagni attesero l’arrivo di un cargo che riportò la barca a Cape Town, in tempo per la partenza della tappa successiva. I 286 abitanti della colonia inglese feceero di tutto per accoglierli, comprese alcune buche di Golf nell’improvvisato capo esistente sull’isola.
L’ETA a Cape Town, con ancora 1.192 miglia da percorrere, è per il tardo pomeriggio di venerdì 24 novembre.
Il video riepilogo della settimana: