Vanuatu– Gli occhi di Francesca Clapcich, ovviamente protetti dagli occhiali da sole, scrutano l’orizzonte a caccia della nuvola giusta e della posizione dei rivali. La grande3 bonaccia ha rimescolato come era prevedibile ieri le carte della Leg 6 e nella serata di martedì è proprio Turn the Tide on Plastic a emergere in seconda posizione, ad appena 2,3 miglia dal leader Scallywag ma con una velocità ben superiore che lo dovrebbe portare in testa nel corso della nottata.
Una tappa imprevedibile, con le tre coppie (Scallywag/Akzonobel a ovest, TTTOP/Brunel a est e Mapfre/Dongfeng appena dietro) che continuano a regatare a vista tra loro, in match race tra le nuvole equatoriali. Brunel è a sole 5 miglia da Scallywag, appena dietro a TTTOP. Mapfre è a 68,1 miglia, un miglio davanti a Dongfeng.
Chi riuscirà ad agganciare per primo il nuovo vento da est, distante ancora 350 miglia alla latitudine della Nuova Caledonia, potrebbe andare dritto alla conquista di Auckland, distante ancora 1.562 miglia da Scallywag.
“Sembra che stiamo correndo tre match race, non siamo sicuri di chi sta correndo le finali, le semifinali o chi corre per la medaglia di legno.” Ha detto scherzosamente la skipper di Turn the Tide on Plastic, Dee Caffari. Il suo collega Bouwe Bekking, dalla vicina Team Brunel, ha aggiunto: “A volte pensiamo che il nostro sia lo sport più bello, ma in giornate come questa credo che la maggioranza dei velisti pensi anche che sia lo sport più stupido del mondo.”
“Fin dalla partenza siamo stati insieme a Dongfeng, e oggi è ancora così, siamo a un miglio l’uno dall’altro.” Ha spiegato lo skipper di MAPFRE Xabi Fernández. “Questa mattina abbiamo avuto un po’ di nuvole e abbiamo perso circa quattro miglia ma ora siamo tornati sotto. E’ molto difficile passarli e per loro è dura passare noi. Almeno ci facciamo compagnia.”