Bermuda- La natura davanti all’America’s Cup? Il nostro esperto di aerodinamica Beppe Giannini interviene su un interessante particolare tecnico, che si sta applicando nella vela professionale, dai racer appunto all’America’s Cup.
“Come riportato in un articolo precedente, gli AC50 future barche per la Coppa America del 2017 e gli AC45T che le prefigurano per quest’anno sono in buona misura dei monotipi. Non c’è quindi da aspettarsi molto come particolari tecnici innovativi, che siano poi visibili a osservatori esterni.
Tuttavia, un video messo in rete da Oracle lascia intravedere un rigonfiamento intrigante sul bordo di attacco di una deriva, che potrebbe costituire quello che in idrodinamica viene chiamato un tubercolo.
Non sarebbe una novità assoluta, intanto perché da milioni di anni le pinne pettorali delle megattere ne sono piene, e di conseguenza questa forma apparentemente anomala è stata studiata da diversi ricercatori.
Sembra strano, ma è risultato che i tubercoli generano piccoli vortici locali che ritardano lo stallo del profilo in presenza di grandi angoli di attacco, riducendo al contempo la resistenza.
Non deve quindi sorprendere se, nella vela, i tubercoli emergono periodicamente come la panacea per timoni che tendono a stallare o ventilare, l’applicazione più recente essendo sul maxi Rambler 88.
Quindi vederli sulle derive di catamarani foiling potrebbe avere una sua logica, se non fosse che …. con la mentalità paranoica che pervade la Coppa, viene da chiedersi come mai Oracle abbia lasciato passare il dettaglio: potrebbe trattarsi di “disinformatia” per depistare la concorrenza?” (Beppe Giannini)