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America’s Cup: 12 ottobre, un anno esatto alla grande sfida. Inaugurato a Barcellona l’AC Exhibition Center

Barcellona– Dodici mesi e ci siamo. Un anno esatto ci separa dal 12 ottobre 2024, data d’inizio della sfida finale per la 37th America’s Cup, quella tra il defender Emirates Team New Zealand e il migliore tra i cinque sfidanti che avrà vinto la regata di selezione, quella che per ora si chiama Challenger Selection Series ma che presto avrà un suo main sponsor (il ritorno di Louis Vuitton?).

ETNZ in allenamento di fronte al Port Olimpic

12 ottobre, Dia de la Hispanidad, festa nazionale in Spagna, scelta per dare inizio alla sfida delle sfide per la conquista, o la difesa, del più antico trofeo sportivo al mondo. Nulla è come l’America’s Cup. Per difficoltà, prestigio, tecnologia necessaria, impegno, creatività umana.

Barcellona si sta ormai celermente preparando al grande evento. I catalani, al solito, non perdono tempo. Le basi sono già operative e tutti i team hanno trascorso l’estate provando le complesse condizioni del mare catalano, con la sua gran varietà di condizioni, l’onda lunga e molte giornate ai limiti minimi dei target del vento previsti dal Protocollo della 37th AC.

Il LEQ12 di Luna Rossa Prada Pirelli in allenamento nel Golfo di Cagliari lo scorso 7 ottobre. Foto Ivo Rovira/AC Recon

C’è chi, come Luna Rossa Prada Pirelli, ha scelto di ritornare nella base principale di Cagliari per proseguire nello sviluppo del LEQ12, la vera barca laboratorio che è servita per prendere le decisioni progettuali alla base della costruzione del nuovo AC75, attualmente in lavorazione da Persico Marine, a Nembro. All’AC40, che tornerà in acqua per la seconda delle Preliminary Regatta, a Jeddah (Arabia Saudita) a inizio dicembre, Luna Rossa ha deciso di dedicare il tempo strettamente necessario. La risorsa tempo, come ripete lo skipper Max Sirena, in America’s Cup non è rinnovabile e occorre dirigere tutte le forze verso l’obiettivo finale.

Altri, come Alinghi Red Bull Racing e American Magic, hanno navigato il più possibile proprio a Barcellona. Gli americani hanno mostrato un pozzetto superbo alla Preliminary Regatta. I neofiti francesi di Orient Express, dopo le nuove prove a Vilanova i la Geltrù, sono ora alle prese con decisioni per loro fondamentali. I britannici di INEOS Britannia continuano a partecipare a tutti i SailGP, cercando di trovare un’idea vincente che possa far dimenticare le recenti delusioni vilanoviane e portarli a vincere lì dove conta davvero, il prossimo settembre davanti alla spiaggia della Barceloneta.
E tutti osserva Emirates Team New Zealand, il defender che Grant Dalton ha portato ad avere, oltre alla consueta creatività progettuale, un budget oltre ogni previsione grazie agli accordi con i catalani.

Grant Dalton all’inaugurazione dell’AC Exhibition Center al Port Vell

Di questi giorni è l’inaugurazione del 37th America’s Cup Official Exhibition Centre al Port Vell, con il padiglione dell’America’s Cup Experience che nei prossimi mesi vedrà la visita di migliaia di appassionati e turisti. L’inaugurazione è avvenuta in contemporanea all’apertura del Barcelona International Boat Show, con ampia rappresentanza delle istituzioni catalane, a partire dal President de la Generalitat Pere Aragones.

Alinghi Red Bull Racing di fronte all’Hotel W alla Barceloneta

Barcellona, che già seppe rinnovarsi con le Olimpiadi del 1992… a proposito il Port Olimpic ospiterà la Youth and Women’s America’s Cup… sta facendo altrettando con la 37th America’s Cup. E proprio le complicate condimeteo catalane a inizio autunno rendono al momento inpronosticabile l’evento. Poco vento e onda fastidiosa, botte da NE dal Golfo del Leone, venti marginali. Un rompicapo per i designer e una sfida continua per i manager, chiamati a fare delle scelte definitive su una classe di barche, i monofoil AC75, che hanno dei margini di prestazioni così ristretti da far sembrare più facile azzeccare il vincitore della loteria de Navidad.

C’è una sola certezza. Sarà impossibile mancare.

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