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Collisione alla Spezia: affonda un Dragone, il Caroly in soccorso

La Spezia- Nel pomeriggio di ieri, 11 giugno, nel Golfo della Spezia l’imbarcazione a vela Caroly della Marina Militare ha soccorso e tratto in salvo sei persone. Mentre partecipava a una regata nell’ambito della regata delle Vele D’Epoca del 30° TROFEO MARIPERMAN, Nave Caroly, storico yawl della Marina Militare, riceveva intorno alle ore 15.55 via radio una richiesta di soccorso dall’imbarcazione Jadera (un DRAGONE 8.90 mt, anch’essa partecipante alla regata di MARIPERMAN).

Il Caroly, yawl della Marina Militare

Nave Caroly, senza esitazione, ha immediatamente lasciato la competizione e si è diretta alla massima velocità verso l’Isola del Tino, presunta posizione dell’imbarcazione in difficoltà che era entrata in collisione con un gommone.

Appena giunta sul posto il Caroly traeva in salvo sia gli occupanti del gommone sia di Jadera, che stava affondando. Ai sei naufraghi, in evidente stato di shock ma in buone condizioni generali di salute, venivano prestate le prime cure a bordo del Caroly per poi essere trasbordati sulla M/V CP 865.

Jadera è affondata in pochissimi minuti su un fondale di circa 25 metri mentre il gommone è stato rimorchiato da un mezzo dei Vigili del Fuoco.

I membri dell’equipaggio del gommone (4 persone) sono stati trasferiti all’Ospedale di Spezia per gli accertamenti del caso, mentre i membri del Jadera (2 persone) sono rientrati presso il proprio domicilio. Sono in corso di accertamento da parte delle autorità competente le dinamiche del sinistro marittimo.

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1 Comment

  1. Romano Less
    June 13, 2017 @ 17:04

    Non si dovrebbero sentire di queste storie.
    Non è un banale incidente per uno dei possibili motivi che mare o strade creano anche al più attento.
    E’ il risultato di una diseducazione generale e di una ignoranza delle cose di mare che grida vendetta
    da decenni. Chi è uscito anche una sola volta a vela può testimoniare l’arroganza con cui gli tagliano la prua, ma anche la poca o nessuna educazione di tanti che girano con un alto albero e troppi più cavalli che neuroni…
    Voglio esprimere tutta la mia solidarietà all’armatrice e al suo equipaggio, un affondamento è sempre doloroso ma quando avviene dopo un amoroso restauro è un insulto a tutto ciò che amiamo.
    Speriamo che i 25 metri possano essere risaliti.BV!

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