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Gaetano Mura: il giro del mondo finisce a Fremantle, impossibile proseguire

Fremantle, Australia- Si ferma a Fremantle il sogno di Gaetano Mura e Italia. Il tentativo di giro del mondo si chiude nel porto dell’Australoia Occidentale dopo che l’esame della situazione ha chiarito che Italia ha bisogno di una permanenza di ben più di qualche ora in cantiere. Dopo che il tentativo di record del giro del mondo senza scalo per un Class 40 era finito con lo scalo a Fremantle, ora si spegne anche la possibilità di continuare comunque il giro del mondo.

Italia a Fremantle
Italia a Fremantle

Non si tratta solo di ripristinare il sistema di navigazione satellitare, ma anche e soprattutto di intervenire su parti strutturali per ovviare ai danni causati dall’urto dei timoni contro un oggetto flottante non identificato, avvenuto nella notte del 9 dicembre, da poco superato Capo di Buona Speranza, che dopo una prima riparazione in mare si erano ripresentati.

Infatti, a seguito di un’attenta perizia cantieristica le avarie riscontrate si sono rivelate ben più serie delle stime iniziali, richiedendo l’alaggio e la messa in cantiere della barca. In particolare si è determinata una delaminazione dello scafo conseguente all’urto subito. Inoltre è necessaria una completa revisione del pilota automatico e del dissalatore, ossia il dispositivo che garantisce la produzione d’acqua dolce per evitare di sovraccaricare la barca con scorte d’acqua potabile che rappresenterebbero di per se un peso eccessivo. Senza il corretto funzionamento di questi due sistemi è impensabile affrontare una navigazione in solitario.

Italia infatti avrebbe dovuto discendere lungo l’Oceano Indiano fino a oltre 48° di latitudine Sud per passare a sud della Nuova Zelanda, e proseguire nel Pacifico scendendo a oltre 55° di latitudine Sud per passare Capo Horn, per poi completare il viaggio risalendo lungo l’Atlantico. La permanenza in cantiere a Perth e il percorso con venti sfavorevoli necessario a riportare Italia in rotta avrebbero fatto slittare il tratto finale in Atlantico in un periodo caratterizzato da forte instabilità e dai primi cicloni tropicali.

Da qui la decisione, sofferta ma unanime, di fermare qui la corsa di Italia, e riprendere il progetto in futuro, in condizioni più favorevoli.

Mentre 1Off sta già provvedendo al rimpatrio dello skipper in Italia, da Cagliari partirà un piccolo gruppo di tecnici che, assieme agli esperti che stanno supportando 1Off a Perth, prepareranno Italia per il rientro a bordo di un cargo.

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