Milano– E’ stata l’enorme mole dell’AC72 Luna Rossa, esposto al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, a sovrastare la bella serata per festeggiare i cinquant’anni di Harken, azienda leader mondiale nel settore delle attrezzature veliche. Ospite d’onore della serata è stato Peter Harken, fondatore con il fratello Olaf dell’azienda del Wisconsin. E’ stato lui a ripercorrere una storia di passione e impegno, iniziata nel 1967 con la produzione di derive e iceboat per i duri inverni nei Grandi Laghi Americani e “il solo pensiero di pagare la banca per i prestiti concessici” e proseguita poi con la fondazione di un’azienda multinazionale leader del suo settore passando anche da altri marchi storici come il cantiere Vanguard o l’attuale partner Spinlock.
Una storia anche molto italiana, come ha ricordato Peter Harken, visto che il “la passione per le belle cose e per la qualità del design italiano ci fecero scegliere l’allora Barbarossa per un’acquisizione che ha dato poi vita ad Harken Italy, un vero centro di eccellenza dove la qualità e il design italiano si coniugano con la nostra filosofia di lavoro di team”.
Proprio Harken Italy Spa, con sede a Limido Comasco, è infatti uno dei due soli centri di progettazione e progettazione del gruppo, che conta sedi in Australia, UK, Nuova Zelanda, Francia, Polonia, Svezia. Dall’America’s Cup alla Volvo Ocean Race e ai grandi racer internazionali non c’è evento che non conti sulla qualità dei prodotti Harken, come raccontato anche dall’avvincente video teaser iniziale.
E la qualità Harken è stata testimoniata anche dalla platea che ha partecipato alla serata, dove si distinguevano aziende a loro volta leader nella vela hi tech come North Sails, Gottifredi&Maffioli, Persico Marine, la stessa Spinlock, Nautor’s Swan rappresentata da Enrico Chieffi (uno dei due campioni del mondo Star presenti insieme a Roberto Benamati), Wally, Lillia. In sala anche il presidente della FIV Francesco Ettorre e il comandante dei Gruppi Sportivi delle Fiamme Gialle.