San Francisco, USA- I media velici internazionali continuano a riportare i rumor di un presunto progetto per un circuito alternativo con gli AC50 e gli AC45 foiling gestito da Larry Ellison e supportato da Louis Vuitton, almeno potenzialmente in alternativa all’America’s Cup. La cosa non stupisce, vista l’esistenza di una serie di barche che non possono avere alcun utilizzo e di alcuni team che erano legati più o meno direttamente a Oracle Team USA. I francesi e i giapponesi, ma anche Artemis che ha emesso nei giorni scorsi un primo tiepido commento sul nuovo Protocollo dell’America’s Cup in Nuova Zelanda.
Che i ricchissimi difficilmente accettino il risultato sull’acqua (che alle Bermuda è stato schiacciante in favore dei kiwi) è cosa nota, ma un’analisi più ponderata porta a ripetere la stessa massima di sempre. La Coppa America è la Coppa, il vero motivo di fascino è la Coppa stessa e la sua storia. Chi la possiede, quindi, fa le regole e gli altri devono andare a vincerla alle condizioni poste dal possessore. Tutto il resto non sarebbe che un nuovo circuito, che si andrebbe a sovrapporre ad altri già esistenti, senza le potenzialità che invece ha la Coppa stessa, tanto più se gestita nelle fasi preliminari da un marchio globale come Prada e in grado di trarre il massimo dal seguito di pubblico dei due Paesi potenzialmente più interessati alla Coppa stessa, ovvero Nuova Zelanda e Italia.
Una buona analisi dei rumor è stata pubblicata dal solito ben informato Tom Ehman sul suo Sailing Illustrated, in cui si ipotizza che l’unico uso concreto degi foiling cat potrebbe essere un evento legato a Oracle nella San Francisco Bay. Vedremo, certo è che la Coppa di ETNZ/Luna Rossa, a cui hanno già detto sì i britannici con Ben Ainslie e il New York Yacht Club in attesa di altri team, continuerà ad avere il suo fascino che dura da oltre 160 anni.