Aggiornamento Il team di Ocean Cat segnala che dopo lunghe ore di lavoro, necessarie per la verifica dello scafo e delle attrezzature, Ocean Cat ha ripreso a navigare in sicurezza. Tullio Picciolini ha contattato la Guardia Costiera italiana per comunicare che la navigazione puo’ riprendere in sicurezza. I sistemi GPS di bordo potrebbero non sempre essere visibili ma il cat e’ sempre in contatto con il team di terra.
Guadalupa– Si sgnala purtroppo una nuova scuffia per OIcean Cat, che compromette il tentativo di record per Tullio Piocciolini e Giammarco Sardi. A questo punto la priorita’0 e’ ovviamente solo la sicurezza dei due velisti. Alle 12:00 CET Ocean Cat viene segnalato ancora fermo, a 722 miglia, circa quattro giorni, dalla Guadalupa.
“BURRASCA NELLA NOTTE, NUOVA SCUFFIA PER OCEAN CAT
Una burrasca, con vento che oltre i 40 nodi e onde fino a 6 metri, ha sorpreso Ocean Cat nella nottata: intorno alle 2.50 UTC (3.50 in Italia), durante una manovra per terzarolare la vela (ridurre la superficie velica esposta al vento), Ocean Cat si è ribaltata a 180 gradi. I segnali GPS hanno smesso di trasmettere, allertando la sala operativa di Ocean Cat. Alle 6.50 UTC Tullio e Giammarco hanno contattato il Safety Team comunicando che l’equipaggio stava bene, la barca era stata riportata in posizione a 90 gradi e stavano provvedendo a effettuare una riparazione al sistema di raddrizzamento per riportare il catamarano in assetto. Alle 7.50 UTC l’ulteriore contatto telefonico con l’equipaggio di Ocean Cat ha confermato che la barca era stata raddrizzata completamente e avrebbero ripreso la navigazione. Al momento i sistemi GPS hanno ripreso a funzionare; l’equipaggio sta verificando le condizioni della barca per poi riprendere la rotta verso Guadeloupe. Seguiranno ulteriori aggiornamenti”.
Questo il comunicato inviato questa mattina dal team a terra che segue OceanCat. Purtroppo questa scuffia compromette le residue speranze di migliorare il record ma la priorita’ e’ ovviamente la sicurezza dei due velisti, che hanno dimostrato di essere grandi marinai e di saper gestire una situazione difficile e pericolosa.
Daniele Patania
February 14, 2019 @ 16:43
Buongiorno a tutti, senza togliere alcunché alla bella sfida di questi due ragazzi, mi trovo però in diritto di affermare che l’ordine di grandezza delle condizioni meteo riportato nell’articolo è improbabile se non illogico. In pieno regime di alisei nel punto dove si trovano i due velisti la notte scorsa i grib files del NOOA recano 25 nodi di media e 30 sotto raffica a 10 mt dal suolo e un altrzza media delle onde di 2,7/2,8 metri, situazione assolutamente compatibile con la realtà meteo del periodo. Avendo fatto 5 traversate est ovest su cat in regime di alisei sono pronto a giurare che mai se non sotto influenza di cicloni tropicali del tutto impossibili in tale periodo ho incontrato condizioni peggiori dei 30 nodi (medi) al giardinetto ( che diventano circa 20 di vento apparente) e onde di più di 3 metri. Se si pensa ai 40 nodi come vento apparente nel momento in cui si deve mettere prua al vento per prendere la mano, il dato è comunque sovrastimato e comunque frutto di un groppo momentaneo mal gestito.
Nella preparazione di un cat per traversare l’oceano alle portanti è opportuno prevedere sistemi di riduzione della randa senza andare al vento, cosa possibilissima con un sistema di carrelli su sfere. Il concetto è che con una randa full battened square top non si può pensare di dover orzare sovraintelati per ridurre tela in ritardo.
I migliori auguri ai due bravissimi velisti. Daniele