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Pro Laghi Loft, intervista con Manlio Pozzoli e Carlo Fracassoli

Salò– Fare Vela saluta l’arrivo tra i suoi Partner della veleria Pro Laghi Loft, produttrice ufficiale per l’area laghi, Veneto, Emilia e Marche del marchio Quantum Sails. Abbiamo incontrato Manlio Pozzoli e Carlo Fracassoli, le due anime della veleria gardesana, per fare il punto sui prodotti e i programmi per la stagione 2017.

Da sinistra: Manlio Pozzoli e Carlo Fracassoli
Da sinistra: Manlio Pozzoli e Carlo Fracassoli

Fare Vela Qual è la filosofia di Pro Laghi Loft?

Carlo Fracassoli Innanzi tutto vorrei dire che Manlio e io siamo i responsabili della veleria, io mi occupo principalmente del disegno delle vele e Manlio si occupa della produzione. Io sono anche un velista (Fracassoli ha vinto tra l’altro il Mondiale Melges 24 del 2012 ed è stato secondo in quello del 2016, Ndr) oltre a essere un velaio. La nostra veleria opera soprattutto nel settore della regata, seguendo praticamente tutti i monotipi diffusi in Italia. Adesso è nostra intenzione spingerci a seguire barche ORC nel settore dell’altura, seguendo progetti di sviluppo vele anche in funzione del prossimo Mondiale ORC 2017, che come noto si svolgerà a Trieste.

FV Che storia ha il loft?

Manlio Pozzoli Nel 2011 mi sono dovuto reinventare professionalmente e ho conosciuto Vincenzo Festa, cominciando a collaborare con la sua veleria. Avevo poi dei contatti con Quantum, dove avevo collaborato dal 1996 al 2008 con i Cassinari, che poi come noto sono diventati North Sails. Ho chiesto prima a Quantum se potevo diventare service, poi invece mi sono detto che potevamo anche aprire una produzione. Ne ho parlato con Fracassoli, che conoscevo oltre che come grande velista anche come ottimo tecnico, e ci siamo trovati d’accordo su questo progetto. Nel 2012 abbiamo fondato la Quantum Pro Laghi, che adesso è diventata Pro Laghi Loft.

FV In quali classi di monotipi siete attivi?

CF La nostra presenza principale è stata sui Melges, seguendo tutta la gamma, 20, il 24 e il 32. Con il 24 abbiamo vinto il Mondiale 2012 e abbiamo fatto secondi poche settimane fa a Miami. Seguiamo molto anche i monotipi diffusi sul Garda, partendo dagli storici Asso 99 fino agli attuali Protagonist 750 e ai Dolphin. I nostri risultati negli anni sono sempre cresciuti, segno che il nostro lavoro sta pagando. Con i Protagonist, dove quasi tutta la flotta è con noi, da El Moro in giù, siamo davvero soddisfatti perchè gli armatori alla fine hanno capito che la vela performante paga, anche se con prezzi un po’ più alti: tessuti di prima scelta, modelli ben studiati seguiti ad hoc, membrane top e forme derivate da esperienza e continuo sviluppo di 3/4 anni. Solo nel 2016 abbiamo fatto una sessantina di vele nella classe Protagonist. All’inizio alcuni armatori avevano prodotti di bassa qualità, molto economici, poi hanno capito che la qualità porta vantaggi, con soddisfazione di tutti.

FV Voi siete entrambi gardesani?

CF Io sì, di sponda bresciana

MP Io sono più bergamasco e il mio lago d’origine è l’Iseo.

FV Il Garda, com’è davvero questo lago, conosciuto in tutto il mondo per l’attività velica?

CF E’ sicuramente una bellissima palestra per allenarsi, perché le condizioni che si trovano sono varie, il vento da nord al mattino, poi il calo e il vento da sud al pomeriggio. Molti velisti olimpici, come Robert Scheidt, hanno scelto il Garda proprio per le sue garanzie di vento. Sai che puoi contarci sempre, sia al mattino sia al pomeriggio. Per regatare molti non lo amano, perché è un po’ scontato. In realtà nella parte nord è molto tecnico ed è vero che la tattica è un po’ sempre la stessa ma vi sono molte altre piccole insidie di cui si deve tener conto che lo rendono un campo che a me piace molto.

FV Ed è vero che c’è rivalità tra la sponda bresciana e quelle veronese e trentina?

CF Assolutamente sì. Diciamo che la sponda bresciana è perennemente in “guerra” con quella veronese. Il trentino fa un po’a storia a sé. La sponda veronese è più indirizzata verso le classi olimpiche mentre sulla bresciana prevalgono i monotipi, ma questo dipende soprattutto dalle strutture dei circoli. In quella veronese vi sono impianti che più si prestano alle derive, mentre da noi c’è sempre stata una maggiore tradizioni dei monotipi. In origine era l’Asso 99, il monotipo per eccellenza che metteva insieme 50 barche, adesso ve ne sono molti altri.

FV Tecnicamente come descrivereste il vostro prodotto?

MP Prima di tutto abbiamo una notevole qualità di produzione, cosa a cui teniamo molto e che fa la differenza. Andiamo dalle vele pannellate alla membrana al prodotto esclusivo Quantum che viene laminato in Malesia e che arriva da noi, dove facciamo il secondo taglio sui progetti di Carlo.

CF Il nostro pallino è il servizio che diamo all’armatore. La personalizzazione della vela è ciò che ci contraddistingue e ci teniamo molto a seguire le fasi di collaudo e di sviluppo della vela alle prime uscite. In Italia si vendono molte vele, tante di qualità ma alcune anche di bassa qualità. Siamo contenti, quindi, quando l’armatore percepisce nelle nostre vele il lavoro svolto. Seguo personalmente il più possibile delle vele sui campi di regata, poi abbiamo dei ragazzi professionisti che ci danno una mano e seguono lo sviluppo. Non ci sono intermediari e ogni armatore viene seguito in modo diretto.

Maidollis
Maidollis al Mondiale Melges 24 di Miami, con Carlo Fracassoli al timone

FV Quest’anno siete andati vicini a ripetere il titolo mondiale Melges 24, com’è andata?

CF Ci è sfumato, ma abbiamo conqusitato un buon secondo posto. E’ stata una bella esperienza. Siamo arrivati a Miami, che è un campo di regata difficile per noi gardesani con condizioni difficili di onda formata e corrente, forse un po’ tardi e avevamo anche una barca nuova da mettere a punto. Non siamo riusciti ad abituarci alle condizioni come l’equipaggio che ha vinto.

FV Gli irlandesi sono sembrati un po’ una sorpresa. Li conoscevate?

CF Certo, sono molto bravi, sono due 470ntisti irlandesi che erano appena usciti dalla loro campagna olimpica. Portavano la barca tecnicamente benissimo, soprattutto in poppa con vento. Erano in forma e si erano allenati bene. Se lo sono meritato. Noi siamo contenti perché sicuramente eravamo veloci anche se ci è mancato un po’ d’affiatamento in quelle condizioni.

FV Grazie e buon lavoro nel 2017.

http://www.quantumprolaghi.it/

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