Las Palmas de Gran Canaria- Gran Canaria è una scoperta continua. Base di partenza per le 144 barche che anche quest’anno prenderanno parte all’Atlantic Rally for Cruisers, Gran Canaria offre ai naviganti atlantici anche l’occasione di trascorrere una giornata alla scoperta della superba costa e del magnifico interno dell’isola.
Rutas de tierra, rotte di terra, come il dolce castigliano delle Canarie insegna. Ecco, quindi, che anche quest’anno non abbiamo perso l’occasione di trascorrere una giornata esplorando le zone più affascinanti di Gran Canaria.
Basta affittare una macchina (Dolar Car +34 609982727 o Lencar Cars +34 928493255 due buone soluzioni) e dirigere verso la zona prescelta.
Una ruta da non perdere è quella che segue, tra infinite curve e panorami indimenticabili, l’impervia costa occidentale dell’isola. Basta prenedere l’autovia G-2 che in pochi minuti conduce dalla capitale Las Palmas al porto di Agaete (da dove partono anche alcuni ferry per la dirimpettaia Tenerife). Da lì s’imbocca la carrettera GC-200 fino a La Aldea de San Nicolas, strada che si arrampica lungo, attraverso, intorno e dentro le altissime scogliere, spesso a precipizio, della costa nord ovest.
Occorre un po’ di prudenza ma i panorami vertiginosi ripagano subito lo sforzo. Il profilo di Tenerife, con l’imponente cono del Teide, ci accompagna sul lato dritto. Davanti scenari che ricordano in sequenza il Grand Canyon dell’Arizona, oasi africane, vallate alpine, scogliere hawaiane, candidi borghi andalusi in un’alternanza sempre sorprendente.
Ogni tanto dal lato sinistro s’innalzano stradine secondarie che s’abbarbicano fino all’imponente parte centrale dell’isola, dove, superata la cornice del Parque de Tamadaba, con tra le più alte scogliere d’Europa dal lato marino, si arriva fino agli spettacolari pueblos di Artenara e Tejeda, da cui si domina l’ampio anfiteatro dove sorgono le superbe formazioni rocciose del Roque Nublo e Roque Bentayga.
La GC-200 prosegue tra infinite virate terrestri fino all’imbocco del nuovo tunnel costruito per evitare il passaggio dal tratto di strada più impervio e soggetto a frane.
All’uscita dei tre chilometri del tunnel, si può però reimboccare la GC-200 in senso contrario, arrivando fino al maestoso Mirador del Balcòn, dove una piattaforma si erge nel vuoto a picco sulla quasi verticale scogliera di 357 metri. Il record della tratta appartiene alla scogliera di Faneque, che precipita in mare da mille metri.
Il panorama dal Mirador del Balcon verso sud. Sullo sfondo il profilo di Tenerife
Proseguendo si arriva a un nuovo Mirador, dove la strada viene interrotta per il frequente pericolo di caduta massi.
Tornati verso sud, si arriva rapidamente all’Aldea de San Nicolas, fiorente centro di coltivazioni agricole, e in cui si trova anche l’unica piantagione di caffè della Spagna. Da lì in mezz’ora di altre mai stancanti curve si giunge a Mogàn. Lo scenario cambia dopo il puerto di montagna, come si chiamano in castigliano i passi: più brullo e africaneggiante a sud dopo che dietro di noi lasciamo il verde-marrone delle vallate del nord-ovest e della parte settentrionale di Gran Canaria.
La meta è il Puerto de Mogàn, ultimo marina di Gran Canaria a sud e spesso ricovero invernale per molte barche europee che godono dell’eterna primavera canaria.
Il porto è molto curato e affascinante. Un marina-salotto pieno di colori, di ristoranti per tutti i gusti che propongono il pescato del giorno appena sbarcato dalla coloratissima flotta peschereccia locale.
La costa occidentale di Gran Canaria, dove si sviluppa l’itinerario proposto
FRESH Restaurant, Maspalomas
A proposito di ristoranti, per concludere la giornata proponiamo un passaggio dal Fresh Restaurant di Maspalomas (Avenida de Tirajana, 14/16, Tel +34 617589779). Una spettacolare cucina fusion tra una base italiana e prodotti eccellenti delle Canarie. Assolutamente da consigliare il menu degustazione a 55 euro, per un’esperienza culinaria indimenticabile che concluderà in un perfetto equilibrio dei sensi una magnifica giornata.