Vendee Globe impronosticabile… tra Burton e Dalin spunta Boris Herrmann, Pedote sesto, mercoledì l’arrivo

Les Sables d’Olonne- Sarà un finale incandescente al Vendee Glòobe. Louis Burton su Bureau Vallee 2, Charlie Dalin su Apivia e Boris Herrmann su Seaexplorer Yacht Club de Monaco sembrano destinati a giocarsi la vittoria finale miglio su miglio. Impossibile fare previsioni, anche perchè potrebbe rivelarsi decisivo proprio l’abbuono di 6 ore di cui gode Herrmann, per il contributo al salvataggio di Kevin Escoffier.

Alle 18 di oggi 24 gennaio, Louis Burton era in testa a 987 miglia dall’arrivo, previsto per mercoledì mattina a Les Sables d’Olonne. Burton, che dopo il passaggio dalle Azzorre ha scelto una rotta più settentrionale dopo aver visto trionfare la sua coraggiosa opzione occidentale, ha 12 miglia di vantaggio su Dalin, che ha invece scelto di navigare più vicino alle coste portgoghesi. Terzo è Herrmann, ma a sole 49,5 miglia, che considerando le 6 ore di abbuono e le velocità attuali (sui 18-20 nodi) è virtualmente in testa. Il vento da SW sembra costante almeno fino a Finisterre, poi in Biscaglia si dovrebbe assistere a un flusso da ovest, che potrebbe obbligare i contendenti a una lotta con il miglior VMG in poppa.
Se dovesse vincere il tedesco, spesso in passato a bordo delle barche di Giovanni Soldini, diventerebbe il primo non francese a vincere il Vendee Globe, impresa storica.

Louis Burton continua a spingere al massimo, consapevole di avere un’occasione storica davanti a sé e che comunque lo vedrà come lo skipper più determinato e coraggioso dell’intera flotta, capace di recuperare 900 miglia in meno di un mese dopo la sosta a Macquarie Island.
Charlie Dalin, sempre un po’ sotto traccia e poco mediatico, ha capito che o adesso o mai più e anche su Apivia il log ha inziato a toccare le punte massime… Che i tre davanti siano concentrati al massimo, lo si capisce anche dalla diminuzione di foto e video inviati all’organizzazione. I tre skipper stanno cercando di spremere ogni nodo dai loro Imoca. Ricordiamo che Apivia è un 2019 con foil di ultima generazione, mentre Bureau Vallee 2 è un 2015 con foil di prima generazione, già vincitore del VG 2016-17, e Seaexplorer è un Verdier 2015 anche lui con foil di prima generazione.

I modelli simulano un arrivo compatto, con Burton e Dalin nel giro di pochi minuti e Herrmann entro le 6 ore. Thomas Ruyant è quarto a 129 miglia.
Giancarlo Pedote ha conquistato un’altra piazza e adesso è sesto a 319 miglia da Burton. Un risultato che sarebbe importantissimo per la vela italiana e un premio alla solida e metodica regata dello skipper di Prysmian Group, atteso a Les Sables per giovedì.

Così Pedote racconta la sua strategia e il suo umore questa mattina:
“Navighiamo in vento ancora un po’ instabile tra 15 e 18 nodi, anche se questa notte abbiamo avuto di più, in direzione 220°, che dovrà girare a destra durante la giornata.
La strategia è salire fino alle Azzorre, per fare poi una strambata e continuare a dritta verso Est. Dovremo fare altre strambate, ma intanto questo è il primo passo.
Abbiamo 3 metri d’onda ma dolce, con un periodo di 11 secondi, un mare che non è pericoloso per la barca. Avanziamo bene, abbiamo avuto un piccolo abbassamento del vento, dovuto probabilmente all’alba (9:00 UTC questa mattina) e le temperature sono perfette: siamo usciti dal caldo intenso degli ultimi giorni e adesso abbiamo 22° a bordo. Magnifico.
Le temperature caleranno, ma non importa perché abbiamo vissuto gli estremi e quando avremo di nuovo freddo non sarà lo stesso freddo del Grande Sud e saprò che sto tornando a casa”.