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10 domande a… Dede De Luca

Per la nostra serie “10 domande a…” incontriamo oggi Dede De Luca, a capo della rete di velerie Onesails oltre a essere un velista professionista, azzurro a Sydney 2000 nella classe Soling, due America’s Cup, tanta altura e promotore negli ultimi anni del circuito dei Persico 69F.

1) Ci puoi descrivere la realtà Onesails nel mondo? 

Dede De Luca Onesails è stata fondata nel 2007 subito dopo il mio rientro dall’America’s Cup di Valencia. Inizialmente le velerie erano sei. Nel corso degli anni, grazie all’introduzione costante di tecnologie innovative tra cui il 4T FORTE, l’unica vera tecnologia sostenibile e riciclabile al 100%, le richieste di adesione al network sono cresciute esponenzialmente fino a contare oggi 52 velerie in 40 paesi e 5 continenti. Un risultato probabilmente unico al mondo, frutto anche dei numerosi successi sui campi di regata internazionali a partire da quelli che registriamo ogni anno nell’ORC/IRC, monotipi e derive (dove siamo leader nella classe Optimist) per arrivare alle regate offshore e a quelle dei maxi.

2) Quali sono i vantaggi per il cliente che decide di rivolgersi a OneSails? Come funziona il network di velerie? 

DDL Il Network Onesails ha un modello particolare perché in ogni paese è rappresentato da vere velerie e non da uffici vendita.  Le velerie, a differenza degli uffici vendita, sono in grado di offrire un servizio completo, personalizzato e altamente qualificato grazie alla condivisione di tecnologia, design, engineering ed esperienza, che permette a tutti i nostri velai di avere accesso a informazioni e servizi centralizzati. In questo modo riusciamo ad ottimizzare la qualità del servizio, del prodotto e i costi, oltre a rendere la nostra produzione efficiente e sostenibile.

3) A proposito di sostenibilità se ne parla molto, spesso anche per sola immagine.  Cosa significa per voi la parola sostenibilità e come declinate questo tema nel vostro lavoro?

DDL Al giorno d’oggi la parola sostenibilità è sulla bocca di tutti e nel marketing di tutte le aziende. Come Onesails siamo orgogliosi di poter dire che il nostro prodotto di punta, il 4T FORTE, è realmente sostenibile ed è stato lanciato sul mercato ormai più di 10 anni fa: quindi il nostro lavoro in questo campo e la nostra attenzione per la sostenibilità sono iniziati molto prima che diventasse una “moda”. Poiché prendiamo molto sul serio questo argomento, tutto ciò che dichiariamo è provato e certificato da enti terzi quindi la riciclabilità delle nostre membrane 4T non è uno slogan, ma una realtà dimostrata con la produzione di oggetti in PE ricavati riciclando le vele dell’IMOCA Medallia dopo la conclusione dell’ultima edizione della Vendee Globe.

Affinché la transizione energetica diventi una realtà nel mondo della vela iniziative come la nostra non possono rimanere isolate. Per arrivare a un vero cambiamento serve un impegno serio e concreto, a volte anche difficile e impegnativo da parte degli enti preposti nell’imporre l’utilizzo di materiali con reali caratteristiche di sostenibilità ambientale. Gli ostacoli politici sono evidenti, in particolare perché i cosiddetti big player tendono a rallentare il percorso di transizione, soprattutto se non sono loro quelli ad avere i materiali sostenibili e riciclabili o comunque aderenti alle regole. Rimane il fatto che  gli enti preposti dovrebbero avere il coraggio di imporre, anche laddove vada contro interessi di parte. Tutto questo in maniera seria certificata così come sono certificate le nostre vele. Nel mondo del motore l’IMO (International Maritime Organization) ha già dettato delle regole molto severe a questo proposito e tutto il settore sta lavorando a pieno ritmo per adeguarsi.

4) Che quote di mercato avete tra crociera e regata?

DDL La percentuale varia in base alle diverse nazioni, la somma totale è molto vicina al 50/50. Va sottolineato che molte delle innovazioni frutto della ricerca fatta per le vele da regata, vengono poi trasferite su quelle per la crociera e in particolare per la crociera performante che è ormai la modalità di navigazione prediletta da chi naviga per turismo. Non solo le performance dal punto di vista della velocità, infatti, ma anche la leggerezza, la maneggevolezza, l’affidabilità e durata delle vele per noi sono importanti e sono caratteristiche fondamentali anche nel mondo della crociera. Un set di vele più leggere che fanno sbandare di meno la barca e che rendono la navigazione più confortevole sono sempre più apprezzate dai nostri clienti. Di conseguenza la differenza tra vele da regata e da crociera diminuisce sempre di più.

5) Quanto è importante per voi il mondo dei superyacht?

DDL Il mondo dei Superyacht è in continua crescita ed è sicuramente un mercato importante tanto è vero che è seguito direttamente da una nostra divisione dedicata. In questo segmento di mercato, abbiamo già dimostrato la qualità del nostro prodotto e dei nostri servizi, producendo le vele di molti superyacht. Come Onesails siamo anche orgogliosi di poter vantare le più grandi vele in pezzo unico prodotte nella storia, sempre grazie alla nostra tecnologia a fili continui.

6) Come gestite la vostra partecipazione a fiere ed eventi internazionali? 

DDL La gestione delle fiere nazionali è affidata alle velerie del territorio con il supporto della sede centrale. In Italia partecipiamo al Salone Nautico Internazionale di Genova con il contributo e la presenza delle velerie italiane come Onesails Nord Est, Nord Ovest, Centro Sud, Sicilia, Sardegna e sud Toscana. Nello stesso modo, molti  dei nostri associati al network partecipano a quelle dei loro paesi, mentre quelle di respiro internazionale come ad esempio il METS di Amsterdam vengono gestite direttamente dall’headquarter di Verona.

7) Cosa ti sarebbe piaciuto fare come velista e non hai ancora fatto?

DDL Dopo oltre 50 anni di vela devo dire che ne ho fatte tante quindi ho pochi rimpianti, ormai è troppo tardi e non lo saprò mai. Devo comunque ammettere, che la vela oceanica in solitario è forse l’unico “rimpianto” che ho.

8) Olimpiadi con il Soling, 2 Coppa America, maxi, altura, 69F… personalmente quale barca hai sentito più tua come velista e quale come velaio?

DDL Anche se ognuna delle esperienze che hai citato ha un posto importante nei miei ricordi, come velista direi che probabilmente l’Olimpiade è quella che ho sentito di più forse anche per il risultato deludente.  Come velaio non lo posso dire perchè penso sia sempre la prossima vela che farò, nella quale cerco di mettere ogni giorno tutto quello che ho imparato e imparo.

9) Il ricordo personale più bello che hai su una barca a vela?

DDL Domanda difficile anche questa, potrei citare la prima volta a 30 nodi sul 69F, quando era soltanto la seconda volta salivo a bordo, poi la Giraglia per 2 che ho fatto con mio fratello a bordo dell’80 piedi Ourdream. Sono sicuro, però, che se ci pensassi ancora, affiorerebbero molti altri ricordi.

10) Sei cresciuto sul Garda e lì è appena terminata un’altra Foiling Week. Credi che il foiling prenderà sempre più piede o ci sarà spazio ancora per la vela classica?

DDL Il foiling è sicuramente il fenomeno del momento e continuerà ad espandersi senza dubbio, però non credo che potrà sostituire la vela classica. Sono due cose diverse che offrono sensazioni ed emozioni diverse, quindi non le considererei neanche in concorrenza. Personalmente, se mi chiedessi quali sono le due barche sulle quali navigo più volentieri, ti risponderei il 69F e la Star, quindi a mio parere c’è posto per entrambi gli stili.

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