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Golden Globe: emergenza Lepage, soccorsi in atto

Perth, Australia- Sono in corso i piani di recupero dopo l’ennesimo May Day lanciato dal Golden Globe Race. Il velista francese Loic Lepage aveva disalberato sabato scorso 600 miglia a SW di Perth, Western Australia. L’albero del suo yacht Laaland aveva causato una falla nella murata da cui entrava acqua a un ritmo preoccupante che faceva pensare a un naufragio dell’imbarcazione.

Loic Lepage

Le procedure d’emergenza sono subito scattate, con navi e aerei diretti sul posto. Lepage ha riferito di essere riuscito a far ripartire il motore e di essere in grado di utilizzare la pompa di sentina di bordo in modo da compensare l’acqua in ingresso (calcolata in 160 litri/ora).

Lepage, che navigava nella categoria Chichester (quella con partenza personalizzata), sta ora dirigendo a motore in direzione nord per accorciare la distanza dai mezzi che dovranno prelevarlo nelle prossime ore. Dopo l’apprensione della prime ora dell’emergenza, la situazione sembra ora sotto controllo. Resta, pero’, da constatare l’ennesimo incidente, con una circumnavigazione come il Golden Globe che si e’ ostinata a far rivivere rotte rischiose a barche vintage. Tutto era prevedibile e non resta che concordare con la federazione francese che non ha concesso lo status di regata al Golden Globe Race. Ma forse la vera spiegazione l’ha data Sir Robin Knox-Johnston, il mitico vincitore dell’originale Golden Globe, che alla Middle Sea Race di Malta ha cosi’ risposto alla nostra domanda su come mai le regate offshore stiano vivendo un notevole successo: “L’orgoglio arriva quando fai qualcosa di realmente difficile”.

La posizione di Lepage

Nel frattempo Jean Luc van den Heede ha superato la Nuova Zelanda e sta navigando sui 43 gradi sud nei Quaranta Ruggenti verso Capo Horn. Il secondo, Mike Slade, ha appena superato il waypoint della Tasmania, dove ha riferito di condizioni durissime nell’Oceano Indiano.

Sono solo otto i navigatori rimasti in navigazione al Golden Globe.

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