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Alessio Campriani tenta la rotta Canarie-Caraibi su un 5 metri, la storia delle microbarche da record

Lanzarote– Alessio Campriani ci riprova. Il navigatore di Città di Castello è salpato ieri lunedì 27 febbraio da Arrecife, nell’isola canaria di Lanzatore, per la traversata dell’Atlantico verso la Guadalupa a bordo del suo Cepu Pinky I, monoscafo cabinato di cinque metri di lunghezza e senza motore, una delle barche a vela più piccole che ha tentato la traversata atlantica.

La storia delle barche più piccole a tentare la traversata dell’Atlantico è segnata da grandi imprese e altrettanti insuccessi.
Il primo record registrato è quello del 1876, da parte dell’americano Alfred Johnson, in 46 giorni a bordo del 20 piedi Centennial (traversata dal Maine alla Cornovaglia).
Del 1965 è la traversata dell’americano Robert Manry, 78 giorni da Falmouth, Massachusetts, a Falmouth, Inghilterra, a bordo del minuscolo sloop Tinkerbelle di 13,5 piedi (4,11 metri).

Il Fathers Day di Hugo Vilhen

Il record della più piccola barca ad aver attraversato l’Atlantico a vela appartiene a Hugo Vihlen, che nel 1993 attraversò il Nord Atlantico dagli Stati Uniti all’Inghilterra a bordo del suo Father’s Day, un guscio di appena 5 piedi e 6 pollici (1,68 m).
Nel maggio 2023 è previsto un tentativo sulla rotta da Terranova all’Inghilterra da parte del britannico Andrew Bedwell, che si vuol riprendere il record a bordo del Big C, lungo appena un metro.

Il tentativo di Big C è previsto nel maggio 2023

Da ricordare la navigazione da Tenerife ai Caraibi di Dario Noseda nel novembre 2017 a bordo di una Star modificata, tentativo che si concluse con un naufragio a Santa Lucia ad Atlantico attraversato.

Il record per il giro del mondo a vela sulla barca più piccola appartiene al 3,61 metri Acrohc Australis dell’italo-franco-australiano Serge Testa (1986-87). Testa attraversò l’Atlantico sulla tratta da Cape Town a Natal, in Brasile.

Alessio Campriani e il suo 5 metri Cepu Pinky I sarebbero lo skipper e una delle barche a vela cabinate più piccole e senza motore ausiliario ad aver attraversato l’Atlantico sulla rotta Canarie-Caraibi.
Prima di lui, lo ha già fatto nel 2019-2022 il francese Yann Quenet, a bordo dell’autocostruito 4 metri Baluchon, nell’ambito di un giro del mondo durato tre anni.

Il record per la travesata sportiva a vela dell’Atlantico da Dakar alla Guadalupa su un catamarano non abitabile appartiene a Vittorio e Nico Malingri, che nell’aprile 2017 coprirono quella rotta in 11 giorni 1 ora e 9 minuti con il loro Feel Good.

Alessio Campriani alla partenza da Arrecife

Campriani è stato assistito a Lanzarore dal Team del Circolo Velico Centro Italia composto da Stefano Provincia (maestro d’ascia), Federico Rossi (docente di Ingegneria dell’Università di Perugia), Franco Milli (vicepresidente del Circolo Velico) e Federico Minelli (fotografo professionista).

La partenza è stata ritardata di un paio di giorni rispetto alle previsioni iniziali per motivi meteorologici: il team stava infatti aspettando l’arrivo dei venti Alisei.
Alessio è stato quindi trainato da una barca che lo ha seguito nella fase iniziale per verificare che tutto funzionasse al meglio per poi iniziare la sua avventura.
Attendono Campriani 2.800 miglia di oceano per raggiungere la Guadalupa.

Alessio Campriani era salpato da Lagos, nel sud del Portogallo, lo scorso novembre per attraversare in solitaria l’Oceano Atlantico determinato ad arrivare ai Caraibi. Purtroppo la rottura dell’attacco al pilota automatico, causata da una caduta accidentale e conseguente trauma alla schiena, lo avevano costretto dopo circa 650 miglia di navigazione a dirigersi verso le Isole Canarie dove aveva riportato ulteriori danni alla barca urtando alcuni scogli del porto durante il complicato attracco senza utilizzo di motore. Ultimate le riparazioni, Cambriani ha ripreso il mare.

Scheda tecnica Cepu Pinky I
Armo: Sloop
Nome: Cepu Pinky I
Progetto: S.Provincia – A.Bianconi – A. Campriani
Cantiere: Soci Circolo Velico Centro Italia asd
Lunghezza: 5m carrellabile
Baglio max: 2.41 m
Pescaggio: 1.30 m
Albero: 7 m
Peso: 690 kg
Materiale: fiberglass (vetroresina)
Randa: 3 mani di terzaroli – 13 mq Square Top
Fiocco1: 8 mq
Fiocco2: 4,5 mq
gennaker: 40 mq
Bompresso: 1m

A questo link è possibile seguire la rotta di Campriani.

Il video della partenza da Arrecife, Lanzarote:

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5 Comments

  1. Damiano
    February 28, 2023 @ 21:40

    Carissimi, questa frase mi fa sorridere:

    “Alessio Campriani e il suo 5 metri Cepu Pinky I potrebbero diventare lo skipper e la barca a vela cabinata più piccola e senza motore ausiliario ad aver attraversato l’Atlantico sulla rotta Canarie-Caraibi.”

    Forse non siete a conoscenza che il 6 agosto 2022, Yann Quenet, ha terminato il suo giro del mondo durato tre anni realizzato a bordo di un barchino cabinato a vela e senza motore di 4 metri autocostruito con un budget di 4000 Euro.

    Caro saluto e buone navigazioni!!!
    Damiano Bernasconi

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    • Michele Tognozzi
      March 1, 2023 @ 00:25

      Gentile Damiano,
      certo che conosciamo l’impresa di Yann Quenet, tre anni in giro per il mondo con il suo Baluchon di 4 metri.
      Abbiamo riportato il record della barca più piccola in Atlantico, quella di Hugo Vilhen, e quella più piccola intorno al mondo, quella di Serge Testa, proprio per correggere l’ufficio stampa di Campriani, che riporta erroneamente il dato di barca più piccola ad attraversare l’Atlantico.

      Noi abbiamo scritto “barca più piccola sulla rotta tra le Canarie e i Caraibi”, non abbiamo parlato di record proprio perché non ci sono primati in questo caso, ma solo una bella navigazione con una barca piccola ma comunque ben attrezzata, dotata anche di un bel gennaker come si vede dalla scheda.
      Cordiali saluti

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  2. Damiano
    March 1, 2023 @ 08:10

    Forse è proprio barca più piccola che stona, a meno che non si voglia intendere in questo istante 🙂
    Poi è anche vero che basta puntare un’isola diversa per attestarsi un primato 😉

    Comunque sì, ognuno ha il dovere di interpretare e se possibile realizzare e vivere le proprie aspirazioni.

    Caro saluto 🙂

    Reply

  3. Stefano
    March 1, 2023 @ 14:17

    Caro Damiano buongiorno, sono Stefano Provincia, come mi hanno definito: il maestro d’ascia che ha costruito Pinky 1, la barca con la quale Campriani sta tentando di attraversare l’oceano sulla rotta Canarie Guadalupe. Si in effetti la tua perplessità ed abbiezione è ben motivata, certe imprese sono state fatte con qualunque mezzo più o meno grande e chiunque sia riuscito nell’impresa e degno di rispetto. Pinky in realtà ha già fatto il suo record, costruita in una regione senza il mare, in una officina meccanica, senza stampo ed alcuni materiali derivanti dell’edilizia. Ma lo scopo primario era proprio quello di non costruire un accrrocco galleggiante ma bensì una vera barca, piccola, molto piccola ma una barca, con caratteristiche proprio per navigazioni d’altura, con un bulbo, albero frazionato con 2 ordini di crocette per dirla in breve una vera mini barca che risponde a tutte le caratteristiche di una barca ben più grande. Ora definirla la più piccola può essere esagerato e ti capisco ma la Pinki al di la dell’impresa cw resta comunque notevole, rappresenta un’idea di gente che naviga ma non dispone di un cantiere e tantomeno di progettisti che hanno sviluppato calcoli o quant’altro, e stata fatta con il cuore e tanto di cappello a Campriani che si è fidato ed ora con coraggio naviga verso Guadalupe. Saluti e buon vento
    Stefano provincia

    Reply

  4. Damiano
    March 2, 2023 @ 09:48

    Carissimo Stefano,

    Yann Quenet è una persona timida, autodidatta, che suo malgrado si è trovata al centro dell’attenzione non tanto per quello che ha fatto ma per il come lo ha fatto. Non è partito sbandierando ai quattro venti farò questo e quello, è partito con assoluta umiltà perché così era il suo sogno, il suo progetto, il suo bisogno più intimo.

    Ogni progetto ha la sua storia, le sue caratteristiche, i suoi perché ed è giusto valorizzarli per quello che sono. Spesso la tradizione condiziona le scelte progettuali e porta a replicare.
    Però da maestro d’ascia non sottovaluterei i concetti cardine della costruzione di Yann Quenet, che ha saputo interpretare un progetto barca a sua immagine e somiglianza.
    Un progetto estremamente semplice, minimalista, essenziale ma comunque marino e sicuro. Addirittura autoraddrizzante, vista la riserva di galleggiabilità posta nel rollbar… E lascio alla tua curiosità indagare oltre. Possiamo continuare a disquisire sul concetto di barca o meglio sull’intento del progetto barca, ma vorrei riportare il mio intervento sui giusti binari.

    Ora perché sono intervenuto?
    Semplicemente perché non è corretta l’affermazione seguente:

    “Alessio Campriani e il suo 5 metri Cepu Pinky I potrebbero diventare lo skipper e la barca a vela cabinata più piccola e senza motore ausiliario ad aver attraversato l’Atlantico sulla rotta Canarie-Caraibi.”

    E con questo assolutamente non voglio sottovalutare e criticare il vostro intento e impegno.
    Vi stimo!

    Abbraccio 🙂
    Damiano

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