Vigo, Spagna- Se ne innamorerebbe forse anche Leonardo di Caprio, nella sua ricerca della spiaggia perfetta. The Beach, o per meglio dirla nell’idioma di questo angolo atlantico di Penisola Iberica, il gallego, la Praia su cui camminiamo tra finissima e candida sabbia e’ la Spiaggia di Rodas. Siamo nella principale delle Isole Cies, Parco Naturale delle Isole Atlantiche di Galizia, piccolo e stupendo arcipelago che chiude a ponente la Ria de Vigo, nel nord ovest della Spagna.

Alcuni anni fa il quotidiano britannico The Guardian la defini’ la spiaggia piu’ bella del mondo. Non sappiamo se sia vero e di spiagge incantate ve ne sono moltissime. Certamente questa di Rodas e le spiagge vicine rientrano tra le destinazioni nautiche piu’ affascinanti che vi siano in Europa. Isole che non ti immagineresti, intatte in ogni suo aspetto, ad appena otto miglia dal porto di Vigo, animato e importante porto peschereccio e commerciale della Spagna atlantica.
In poco meno di due ore di vela o appena 40 minuti di traghetto (Naviera Mar de Ons, www.mardeons.com per prenotazioni on line), ci si lascia di poppa una citta’ di trecentomila abitanti e si arriva in paradiso. La prua va verso ovest, con le Cies che chiudono la Ria verso l’Atlantico. Dopo solo tanto mare e nient’altro fino in America. In un tratto di costa spesso infido e pericoloso, poco piu’ a nord di qui si trovano Finisterre e la Costa de la Muerte, pare quasi impossibile che possano esistere delle isole così belle e placide.


La risposta e’ data dalla conformazione geografica e morfologica delle stesse. Una barriera disposta in senso nord-sud che chiude a ponente la Ria, proteggendola dall’onda lunga dell’Atlantico. Va da se’ che le spiagge e gli ancoraggi sono tutti sul lato di levante delle isole. Le Cies sarebbero tre, da sud a nord la Isla Sur o Isla de San Martino, la Isla del Medio o del Faro e la Isla Norte o de Mondeagudo. Solo che queste ultime due, separate da uno stretto canale si sono unite per via naturale, proprio con la spiaggia di Rodas, e per via artificiale, con un ponticello in pietra che separa la Lagoa dos Nenos da quell’Atlantico che incessante sbatacchia onde sulle scogliere impervie e inaccessibili di ponente.

Vi sono poi una serie di isolotti e scogli minori, tutti ben segnalati. L’Isla Sur e quella del Faro sono separate da un Canale navigabile largo trecentocinquanta metri, il Freu da Porta, dominato dall’alto e scenografico Faro de las Cies, altissimo su un ardito sperone di granito che si arrampica fino a 175 metri.

Destinazione nautica prediletta tra quante ve ne sono nelle Rias Baixas della Galizia, las Cies offrono comodi ancoraggi in presenza di bel tempo o anche venti moderati da nord e da Ponente, ovvero quelli dominanti in questo tratto di Atlantico. La barriera naturale, infatti, viene spesso utilizzata anche da navi che si ridossano qui in attesa di poter entrare nel porto commerciale di Vigo. I fondali sono di fine e sicura sabbia, senza praterie di posidonia mediterranea, per cui pur in presenza del Parco Nazionale l’ancoraggio e’ consentino con ancora propria. I fondali degradano dolcemente dai cinque ai quindici metri, con la marea – ricordiamoci che siamo in Atlantico – che tocca escursioni intorno ai quattro-cinque metri di media.
Di fronte alla Praia de Rodas si puo’ scegliere l’angolo nord, vicino al molo dove attracca il ferry, e su cui si trova un bar-ristorante e da dove iniziano i sentieri per percorrere le isole, oppure quello piu’ a sud, nei pressi del Camping e della punta rocciosa che chiude l’ampia mezzaluna di sabbia.
Doppiata Punta das Vellas e lasciato a dritta l’isolotto dos Vinos, si apre la Spiaggia di Nosa Senora, piu’ piccola ma molto bella e completamente ridossata dai venti del primo e quarto quadrante. L’aspetto e’ mediterraneo, quasi sardo per colori dei graniti e vegetazione. Qui siamo nell’Illa do Faro, che ha appunto un aspetto piu’ consueto per noi naviganti del Mare Nostrum: graniti, falesie giallo-ocra, vegetazione profumata e pini. Nell’Illa do Norte prevalgono invece gli eucalipti e le felci, dando all’insieme un’atmosfera piu’ celtica, con le alte fronde che rumoreggiono ritmicamente al soffio dei venti atlantici. Unico rumore, insieme al frangere delle onde sulla spiaggia e alle grida dei gabbiani che appena vedono un visitatore si avvicinano speranzosi di qualche regalo alimentare.
Mai dargli soddisfazione, pero’, anche se loro ci rimarranno un po’ male e continueranno a curiosare tra borse e zaini difendendo il territorio dai confratelli arrivati tardi. La difesa dell’integrita’ delle Isole, infatti, e’ uno dei capisaldi del Parco Naturale.
Una fruizione possibile nell’ambito di un numero massimo di visitatori al giorno e a patto di non lasciare i sentieri e le stradine ben curate, che consentono di arrivare con escursioni di facile e media difficolta’ ai punti panoramici e d’interesse delle Isole. I sentieri sono ben segnalati. Il piu’ impegnativo e’ quello che porta al Faro de las Cies, potente con le sue 22 miglia di portata. Sono due ore e mezzo per sette chilometri di passeggiata, con erta finale a tornanti per arrampicarsi fino all’edificio del Faro, da cui si gode uno dei panorami piu’ spettacolari di Spagna. Ne vale la pena.
Fa piacere, e anche un po’ d’impressione, vedere le spiagge completamente pulite e l’assenza totale di qualunque rifiuto plastico, di vetro o cartaceo. Cosa a cui, purtroppo, non siamo quasi piu’ abituati. L’arenile e’ interrotto solo dalle conchiglie portate dalla marea, di dimensioni generose come d’altra parte non potrebbe essere altrimenti visto che siamo in Galizia, la patria mondiale del Mariscos, i frutti di mare. L’Isola principale ha due ristoranti e tre bar, un piccolo supermercato e alcune case in affitto. Il camping consente di pernottare sull’isola in comode e ben disposte tende di tipo militare.
Il Parque Nacianal Maritimo-Tererstre de las Islas Atlanticas de Galizia e’ in funzione dal 2002 e ha saputo costruire e mantenere un ecosistema di altissimo valore ambientale e faunistico in modo esemplare, il tutto senza pregiudicare le visite via terra o via mare.
Spostandosi verso nord, dal molo si arriva in pochi minuti alla Spiaggia di Figueira, anche questa molto bella e rilassante. In questa spiaggia e’ consentito il nudismo, pratica che in Spagna ha molti adepti e un preciso e coindiviso codice di comportamento. L’ancoraggio anche qui e’ su comoda e fine sabbia in cinque-sette metri d’acque cristallina.
Dirigendo all’illa do Sur, a mezzo miglio, si puo’ dar fondo nell’idilliaca Cala de San Martino, sempre su candida sabbia. La giornata e’ lunghissima, visto che qui il tramonto in estate arriva oltre le 21 e trascorre in relax fino all’ora del rientro in uno dei molti Marina della Ria de Vigo. Per noi Mediterranei l’acqua atlantica appare decisamente fresca al primo tuffo, ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine e se ce la fanno con piacere i ragazzini della Galizia… La sensazione e’ di aver vissuto mare e terra nel rispetto dei ritmi naturali. Un piacere per i sensi. Una tappa ideale che raccomandiamo a chi incrocia lungo le coste della Galizia.
Vigo e’ raggiungibile dall’Italia con comodi voli low coast o Iberia, via Madrid o Barcellona. In citta’ vi sono compagnie di charter a vela. I traghetti per le Cies partono dal centro della citta’, dal molo accanto al Real Club Nautico de Vigo.
Per la visita occorre l’autorizzazione del Parco che si puo’ facilmente chiedere on line qui riservando la giornata della visita.
parquenacionalillasatlanticas.com